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De Raho contro la “legge bavaglio”: «I giornalisti non sono protetti»

L’ex procuratore a Roma per Ranucci

Pubblicato il: 21/10/2025 – 19:29
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De Raho contro la “legge bavaglio”: «I giornalisti non sono protetti»

Un intervento contro la “Legge bavaglio” e in difesa di giornalisti e magistrati. Sul palco per il giornalista d’inchiesta e conduttore di Report Sigfrido Ranucci, a Roma, i parlamentari pentastellati ed ex magistrati Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho, per anni impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, hanno lanciato l’allarme. «La legge bavaglio è una legge gravissima perché impedisce ai giornalisti di riportare i fatti più gravi contenuti in un’ordinanza, li costringe ad attenersi a una sintesi. Su quella spesso di basano le querele temerarie», ha detto Federico Cafiero de Raho, per anni alla guida della Procura di Reggio Calabria, in prima linea contro la ‘Ndrangheta, prima di approdare alla procura nazionale antimafia. «Non si vuole proteggere i giornalisti . – ha aggiunto – E si tende a violare l’indipendenza della magistratura».
L’ex procuratore, criticando le azioni politiche del Governo Meloni sì è soffermato poi sul decreto sicurezza: «Manifestare è uno dei diritti fondamentali della nostra Costituzione. Difendere i giornalisti – ha concluso – equivale a difendere i nostri diritti, la Costituzione e la libertà».
«Giornalisti e magistrati – ha detto invece Scarpinato – hanno una cosa molto importante in comune: rivelano il vero volto che si nasconde dietro la maschera di certa politica. Fanno capire alla gente qual è la realtà del potere. Un potere – ha concluso – che in questo modo “perde consensi».

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