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Pacchetti vacanza con bisturi incluso

Interventi di chirurgia estetica low cost all’estero, è boom di complicanze

Cliniche in Turchia, Albania e Croazia offrono pacchetti all-inclusive sui social per interventi estetici. Ma la sicurezza è tutta da verificare, e il rischio di complicazioni è altissimo

Pubblicato il: 23/10/2025 – 7:31
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Interventi di chirurgia estetica low cost all’estero, è boom di complicanze

Un intervento di chirurgia estetica unito a una mini-vacanza all’estero, con volo, hotel e ristorante inclusi. Il tutto a un prezzo “da discount”. È la formula sempre più diffusa del cosiddetto turismo estetico, un fenomeno in forte espansione, trainato dai social e da offerte che promettono risultati incredibili a costi ridotti. Ma dietro il fascino del low cost si nascondono rischi gravi, talvolta mortali, per la salute dei pazienti.

Le mete preferite: Turchia, Albania e Croazia

Le destinazioni più richieste sono Turchia, Albania e Croazia, dove le cliniche offrono pacchetti all-inclusive per rinoplastiche, liposuzioni e mastoplastiche. Ma il risparmio può trasformarsi in un incubo. A dimostrarlo il caso di Milena Mancini, 56 anni, imprenditrice di Frosinone, morta a Istanbul dopo un intervento di liposuzione addominale eseguito in una struttura privata. La donna è deceduta in terapia intensiva tre settimane dopo l’intervento, a causa di complicanze gravi.

Aumentano i casi di complicanze

A lanciare l’allarme è la Sicpre, la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva, Rigenerativa ed Estetica. L’associazione ha creato un registro nazionale delle complicanze, raccogliendo segnalazioni da ospedali e pronto soccorso di tutta Italia. «Stiamo ancora raccogliendo i dati, ma le complicanze sono evidentemente in aumento. È un dato matematico: cresce il turismo sanitario all’estero e, di conseguenza, aumentano anche i problemi », spiega all’Agi il direttore della Chirurgia plastica al Policlinico di Bari, prof. Giuseppe Giudice. Le complicanze più comuni necrosi e infezioni, ma non mancano casi più gravi, come la sepsi, che può essere letale.

Social media e pubblicità ingannevoli

Un’altra minaccia arriva dai social, dove “bravi comunicatori” promuovono pacchetti low cost con post e video virali. «Sui social chiunque può dire ciò che vuole», avverte la Sicpre. Senza regole, i pazienti sono esposti a informazioni parziali o false, che minimizzano i rischi.

Una nuova legge per tutelare i pazienti

Per contrastare l’abusivismo e garantire maggiore sicurezza, la Sicpre e l’Aicpe (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica) stanno lavorando con il Ministero della Salute ad una nuova legge che permetta solo a medici specialisti di eseguire interventi estetici. «Le norme attuali risalgono al Dopoguerra, quando non esisteva la specializzazione. Oggi, con la sola laurea in medicina si può fare tutto, tranne poche eccezioni. È un’anomalia che va corretta». La scelta di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica deve essere ponderata con attenzione, valutando non solo i costi, ma soprattutto la specializzazione del medico, la sicurezza della struttura e la qualità dei materiali utilizzati.

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