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Cosenza, ecco il “nuovo” stadio Marulla e sullo sfondo l’apertura «ad altre società»

Il restyling presentato in conferenza stampa. Primo intervento per avvicinare le curve da 7 milioni di euro. Sul futuro, aumentano le voci di una nuova società

Pubblicato il: 24/10/2025 – 13:09
di Fabio Benincasa
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Cosenza, ecco il “nuovo” stadio Marulla e sullo sfondo l’apertura «ad altre società»

COSENZA Uno stadio, più bello, funzionale e sostenibile: simbolo di un progetto complessivo di rigenerazione urbana. L’area dello stadio San Vito-Marulla di Cosenza rappresenta attualmente un vuoto urbano, che vive solo quando ci sono le partite. Per sopperire a queste mancanze è stato progettato uno impianto sportivo che sia anche contenitore di attività e di servizi a beneficio dell’intero tessuto urbano, anche sulla base di una ricerca svolta rispetto ai bisogni della città,  tra cui emerge il potenziamento  delle attività ricettive di alto livello, che oggi risultano carenti. 
Questo il concept del progetto di realizzazione di un “hub sportivo” nel cuore della città dei bruzi, presentato stamane nella Sala delle Conferenze del Comune di Cosenza alla presenza del sindaco Franz Caruso, dell’assessore comunale Damiano Covelli e dei professionisti che hanno curato il progetto di restyling.

Fasi del progetto

Rispetto allo stadio attuale, il primo intervento che fa parte del finanziamento di 7 milioni di euro, è l’avvicinamento delle curve al campo da gioco. In questo intervento è stato previsto l’utilizzo della curva sud attuale come teatro all’aperto, per dare possibilità culturali e un messaggio di continuità con la vecchia struttura. Da sottolineare che le nuove curve saranno tra le più vicine in Europa al campo da gioco, con una distanza di 6 metri. Le due curve saranno dotate di tutti i servizi posizionati nel portale sottotribuna (wc, bar, infermerie). E’ stata prevista accessibilità per diversamente abili in tutti i nuovi settori, con servizi e posti dedicati. Nella seconda fase di realizzazione del progetto, è prevista  la demolizione di tutto l’anello dello stadio attuale a meno della porzione di curva sud dedicata a teatro, e ovviamente le curve realizzate nella prima fase del progetto che saranno integrate ai retanti settori. Sarà, quindi, effettuata la copertura ed il rivestimento con delle facciate  di tutto il catino.
Parallelamente si lavorerà per la fase più importante che vedrà un intervento sull’intera area,  con l’inserimento di tante attività che non solo andranno a supportare l’operazione a livello finanziario, ma creeranno addirittura un nuovo centro urbano che è il vero obiettivo del progetto complessivo.
È previsto un hotel, la riqualificazione di tutto il centro allenamenti con tre campi ed una club house, un parco servizi aperto tutta la settimana che inquadrerà un’area denominata “piazza del tifoso”. L’area intorno alla stadio, interdetta solo nel giorno della partita, denominata “Lupo village” sarà rivisitata e ridisegnata per creare spazi ludici (fitness all’aperto, campi basket, area cani ecc) affinchè l’intera zona possa essere vissuta in tutti i giorni della settimana dai centri abitati limitrofi. Si affacceranno su questo nuovo anello polifunzionale un ristorante ed il museo/store del Cosenza Calcio (tutte attività annesse alla struttura stadio). La genesi progettuale è ispirata ai simboli identitari di Cosenza che sono il castello Svevo e l’Elmo dei Bruzi. Per cui l’architettura sarà ispirata alle forme decise del Castello mentre i materiali che saranno utilizzati richiameranno il bronzo dell’elmo. Si evidenzia che il  nuovo impianto si presenterà con  un gioco molto interessante  di altimetria fra nord e sud di ca 12m che consentirà di creare  un’architettura molto organica.

Lo stadio sarà molto compatto e con spazi che si sviluppano intorno, rappresentando un vero e proprio contenitore di attività, con un angolo dedicato a visita turistica attraverso la realizzazione  del museo del Cosenza, aperto tutto i giorni, il teatro della curva sud da utilizzare per eventi ed una stecca uffici nella nuova tribuna Rao. Intorno si creerà un polmone verde per la città con nuove piantumazioni, rivestimenti con materiale green e schermature con nuove alberature. Lo stadio, inoltre, può diventare hub energetico  con sistemi di pulizia dell’area, una  comunità energetica  attraverso pannelli fotovoltaici, ed un sistema di recupero dell’ acqua piovana per l’irrigazione dei campi da gioco e per il fabbisogno dei servizi igienici in un progetto di sostenibilità inserito nel contest complessivo.

La “nuova” casa del Cosenza

Il nuovo stadio multifunzionale manterrà altezze non impattanti ed avrà una capienza di circa 20 mila 100 posti. Al piano terra, sotto l’ala ovest,  sarà ospitata la parte tecnica, dedicata, quindi, agli spogliatoi, all’ area fotografi e di accesso al campo. Ci sarà, quindi, una zona per le famiglie dei giocatori ed ai bambini che potranno essere lasciati per l’intrattenimento con animatori. Sempre al piano terra sarà realizzato, per come detto, il Museo del Cosenza. Tutti i settori saranno dotati di servizi, dimensionati secondo normativa Coni, con spazi di pubblica sicurezza, spazi di pronto soccorso ed area food e beverage. Al primo piano sarà realizzata una sala ospitalità con terrazza sul campo ed un office cucina a disposizione, la sala lavoro stampa ed una sala conferenza con accesso alla tribuna stampa. Sarà individuata, infine, una sala ospitalità Corner che, ritenuta meno pregevole per una scarsa visibilità, sarà impreziosita per migliorarne ed aumentarne l’ accoglienza. Seguirà un livello dedicato al ristorante e l’ultimo piano che ospiterà skybox, il GOS e studi TV vista campo. Lo stadio è concepito come modulare, in carpenteria d’acciaio, flessibile nell’inserire o meno destinazioni diverse in base al budget e alla volontà di creare introiti. La modularità dello stadio è ricollegata al concetto di prefabbricazione che permette tempi di realizzazione brevi e costi più contenuti rispetto ad altre tecnologie. Già nella prima fase è stata sviluppata una ricerca per rendere le due curve esteticamente all’avanguardia, tramite il rivestimento in pannelli di tutte le aree sottotribuna (al fine di non far percepire la struttura metallica), box servizi sottotribuna, parapetti fra campo e spalti in vetro e seggiolini colorati.

Franz Caruso: «Un vero e proprio complesso urbano destinato al potenziamento di tante altre attività»

«Andremo a realizzare un progetto di straordinario pregio e valenza che avrà come fulcro lo stadio San Vito-Gigi Marulla, ma che contribuirà a riqualificare e per certi versi anche a rivoluzionare l’intera area di via degli Stadi, riconnettendola al resto del territorio. Un progetto che, partendo dal calcio, andrà ben al di là, coinvolgendo aspetti sociali ed economici che completano quello eminentemente sportivo che resta comunque centrale nel sentimento dei tifosi e della comunità cosentina. E’ nostra intenzione, con il progetto che oggi si presenta, realizzare, seppur sull’esistente, una struttura nuova, moderna, che sia efficiente e che risulti attrattiva anche dal punto di vista visivo. L’idea, pertanto, è quella di non realizzare una struttura sportiva tout court, ma un vero e proprio complesso urbano destinato al potenziamento di tante altre attività che, connesse al calcio, potranno determinare ricadute importanti e significative per l’intero territorio. Ci sarà un hotel in grado di garantire una ricettività non solo legata agli eventi sportivi che saranno ospitati dal nuovo impianto, ma che è volto anche ad intercettare i flussi turistici che si spera subiscano un incremento in ragione delle politiche che si stanno portando avanti, con sempre maggiore determinazione, in questo particolare segmento. In questa ottica, pensiamo di poter ampliare l’offerta, puntando anche sulla nuova struttura sportiva e sui nuovi e moderni servizi che andremo ad attivare 365 giorni all’anno come, per fare solo alcuni esempi, il nuovo centro commerciale e una struttura di ristorazione che sarà al servizio dello stadio nei giorni delle partite di calcio, ma che funzionerà anche durante il resto della settimana. L’idea progettuale è sì rilevante, ma anche fattibile. Anche i tempi di realizzazione previsti, immaginando l’interesse di diversi investitori, e la capacità di recuperare altre e importanti forme di finanziamento, potranno essere, con le giuste congiunture, relativamente brevi e potranno collimare con la mia volontà di non lasciare cantieri aperti illimitatamente, ma di aprirli per richiuderli, consegnando le opere in un lasso di tempo ben definito. Altro aspetto rimarchevole è il progetto di sostenibilità energetica che sarà messo in campo e che sposa appieno le azioni fino ad oggi portate avanti per costruire la Cosenza green 2050. Al massimo entro due anni andremo a risolvere prioritariamente la problematica delle due curve, con il loro avvicinamento al terreno di gioco, per poi proseguire nella realizzazione del nuovo Stadio, intorno al quale nascerà e si svilupperà il progetto complessivo al servizio dell’intero quartiere San Vito, di tutta la città ed anche di un territorio che va oltre l’area urbana, per come storicamente era stata disegnata».

Possibile una società sportiva nuova

Il sindaco Franz Caruso, ai nostri microfoni, riserva la notizia al termine di una risposta ad una domanda sulla concessione dello Stadio San Vito-Marulla. Concessione che resta nelle mani del Cosenza Calcio, guidato da Eugenio Guarascio, ma – ed è questa la più interessante novità da cogliere – «ci riserviamo di poter consentire l’utilizzo ad altra squadre», dice il primo cittadino. Una considerazione che apre a scenari fino ad oggi solo sussurrati, quelli di una nuova società sportiva, sostenuta da imprenditori locali, con un progetto sportivo concreto, pronta a rappresentare quella tifoseria che oggi si sente distante dall’attuale squadra rossoblù impegnata nel campionato di Serie C. In poche parole, le voci che circolando con insistenza da settimane in riva al Crati paiono trovare conferma nelle parole di Caruso. Sul piano sportivo è necessario mantenere la dovuta cautela, trattandosi di una ipotesi agli albori ma l’idea è di iscrivere la nuova società partendo dal campionato di Serie D coinvolgendo direttamente alcuni ex calciatori del Cosenza Calcio, figure pronte a sposare un progetto agli antipodi rispetto a quello di Guarascio. È una idea sulla quale – da quanto appreso dal Corriere della Calabria – si sta lavorando da settimane. Tra due anni, questi i tempi annunciati da Caruso, «il restyling sarà completato» e forse una squadra con i colori rossoblù sarà pronta a scendere in campo davanti – si spera – ad un impianto sold out. (f.benincasa@corrierecal.it)

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