Lo Moro: «Lamezia è un Comune in panne tra ritardi e anomalie da principianti»
«Dopo 4 mesi e mezzo non c’è nessuna programmazione, visione e progettualità ma si agisce solo su scadenze che non vengono nemmeno rispettate»

LAMEZIA TERME “Un Comune in panne tra scadenze e ritardi”: non usa mezzi termini Doris Lo Moro nel denunciare una fase di stallo dell’amministrazione lametina. Il secondo evento pubblico, al Piccolo di piazza Mazzini, ha un titolo inconfutabile. «L’amministrazione – commenta la leader del centrosinistra in Consiglio – non è pronta nelle decisioni, lo dico senza dare giudizi di merito. Dopo 4 mesi e mezzo non c’è nessuna programmazione, visione e progettualità ma si agisce solo su scadenze che non vengono nemmeno rispettate: in commissione bilancio – spiega Lo Moro a mo’ di esempio – è approdato il bilancio consolidato in rapporto con le partecipate, una fotografia del passato ovvero il 2024, è arrivato da tempo e doveva essere varato entro il 30 settembre ma ad oggi non è stato ancora approvato, pare non ci sia fretta visto che il prossimo consiglio è fissato per il 4 novembre, dunque parliamo di 35 giorni di ritardo se sarà confermato».
Lo Moro cita poi l’attività della Corte dei conti, che incalza su Lamezia Servizi per una posta che va sistemata. E ancora: «La mancata approvazione del consolidato non comporta la mancata approvazione del bilancio o del consuntivo però ha degli effetti: intanto è sintomo di una amministrazione approssimativa e ritardataria, inoltre non si può procedere con le assunzioni né a contratto a tempo indeterminato né per stabilizzare».
Per Lo Moro è «doveroso denunciare questi inconsueti ritardi, a mia memoria 35 giorni non si erano mai avuti con scadenze di legge. Non siamo amministrati, nulla di personale ma sembra che l’ultimo rinvio sia dovuto a una dirigente in ferie…».
E’ un caso eccezionale? si chiede. E si dà una risposta: «Quando hanno portato l’assestamento di bilancio in Consiglio era prevista una delibera di ratifica di una delibera di giunta datata 4 giugno e non ratificabile perché erano passati più di due mesi: è stato trovato un cavillo, noi ci siamo opposti. Lo stesso assestamento di bilancio è stato approvato dopo il termine del 31 luglio». Un approccio da “principianti” chiosa.
Lo Moro segnala altre anomalie anche nella comunicazione della giunta con relativa surroga e nelle interrogazioni a risposta scritta anche su casi importanti, «non solo la buca ma i parcheggi dell’aeroporto, l’addizionale comunale esclusa per volere della Regione che ora dà un ristoro coi soldi nostri. Non sono mozioni pretestuose».
«Noi – aggiunge – stasera ci chiediamo anche se è sufficiente fare opposizione in Consiglio: qualcosa è cambiato ma non è sufficiente, questa discussione deve entrare nella coscienza della cittadinanza. Qualcuno ha detto che in consiglio regionale non si è fatta opposizione, io non quelle sedute le ho seguite ma faccio autocritica: forse non è sufficiente o non viene percepito quello che l’opposizione fa».
«Come mai – si chiede infine Doris Lo Moro – questi questi ritardi non sono seguiti dalla Prefettura e anzi sono stati ricevuti degli assessori non ancora nominati ufficialmente? C’è un problema di tenuta democratica, non nel senso di allarme ma di rispetto delle regole, che non sono sciocchezze ma il sale stesso della democrazia. Il tentativo di opposizione lo deve fare l’intero centrosinistra: è la seconda riunione che indico, sono componente della commissione bilancio e soprattutto ho avuto un mandato degli elettori per rivestire il mio ruolo in Consiglio. Mi auguro che si susciti l’attenzione di tutti gli altri partiti di centrosinistra: sia più attento, vigile e presente. C’è un dibattito interno che si svolge sui giornali ma io non vi partecipo, mentre il centrodestra fa tutto sotto traccia noi facciamo seguire sempre una contromossa a una mossa, forse anche all’evento di oggi…» conclude Lo Moro.