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“missione” sul campo

Lo Stato “entra” nelle aree a rischio di Catanzaro con Ciciliano. Parte l’operazione anti-degrado

Il capo della Protezione civile con il sottosegretario Ferro e le istituzioni territoriali valuta i primi interventi per via Lucrezia della Valle, Viale Isonzo e Via Teano

Pubblicato il: 24/10/2025 – 18:29
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Lo Stato “entra” nelle aree a rischio di Catanzaro con Ciciliano. Parte l’operazione anti-degrado

CATANZARO Lo Stato fa sentire la propria presenza in tre aree “a rischio” di Catanzaro, tre periferie che vivono quotidianamente un degrado ambientale, sociale e abitativo in alcuni casi a livelli di emergenza. Il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, accompagnato dal sottosegretario all’Interno Wanda Ferro e dal prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, ha fatto un approfondito sopralluogo a Viale Isonzo, Via Teano e Via Lucrezia della Valle, tre zone alle prese con numerose e gravi problematiche anche sul piano della legalità e della tenuta dell’ordine pubblico per la presenza di esponenti della criminalità di etnia rom. Al termine, un punto in prefettura con le forze dell’ordine e con le altre articolazioni territoriali, tra cui il presidente della Regione Roberto Occhiuto, il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, il presidente della Provincia Amedeo Mormile, l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Calabrese. Secondo quanto emerso al termine della riunione, un intervento più immediato sul piano temporale ci sarà all’insediamento di Via Lucrezia della Valle, per il quale sono previsti uno sgombero e la successiva bonifica, mentre per le altre due aree, che presentano una maggiore complessità, si valuterà un percorso a più lungo termine nel quale non è esclusa l’attivazione di poteri straordinari e commissariali.

Parla Ciciliano

Per Ciciliano «il fatto che questa situazione sia conosciuta da molto tempo non getta le basi per fare un ragionamento di prospettico futuro. Bisogna capire e bisogna analizzare in maniera precisa le dimensioni del fenomeno, capire quante persone vivono in questi tre insediamenti e capire quante di queste persone che vivono negli insediamenti siano abusivi o regolari. Senza questo tipo di ragionamento, e indipendente dalla quantificazione economica, che pure è importante, ma è ovviamente successiva, non è possibile fare nessun tipo di ragionamento ulteriore. Quanto alle misure – ha aggiunto il capo dipartimento della Protezione civile – è veramente ancora prematuro. Abbiamo visto realtà completamente diverse, ma non è che le scopro io, penso sia abbastanza chiaro. Sono tutte condizioni e considerazioni che, ovviamente, vanno messe sul tavolo, per una analisi che va fatta in maniera precisa e puntuale. Quanto a possibili interventi con poteri straordinari, è necessario fare una valutazione insieme al presidente della Regione, al sindaco, al prefetto, sottosegretario Ferro per capire quali possono essere i margini di gestione in via ordinaria e quali, invece, sono quelli eventualmente necessari da gestire in via straordinaria». Ciciliano ha poi sottolineato l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine: «Non ci può essere un ripristino di legalità, né un’idea di riqualificazione, se non prima viene fatto un lavoro propedeutico iniziale di ripristino di quello che sono i criteri di vivere civile e di normale ordine, altrimenti tutto sarebbe inutile».

Gli interventi

Secondo la Ferro «c’è la volontà di fare un gioco di squadra con le istituzioni locali, partendo dallo Stato. Siamo certi che lo Stato non si si girerà dall’altra parte. Ci sarà poi anche da riqualificare e fare un lavoro culturale importante, il tutto in tempi che dovranno essere medio-lunghi. Certamente non si potrà risolvere tutto e subito, perché prenderemmo in giro chi ci sta di fronte». A sua volta, Occhiuto si è detto «molto felice che Wanda Ferro abbia voluto mettere attorno al tavolo la Regione insieme al capo della Protezione Civile, al prefetto, alle forze di polizia per coinvolgere tutte le istituzioni al fine di rendere le nostre città più civili. È un modello che avevamo già praticato per Scordovillo, a Lamezia, e lì a breve ci saranno risultati, come penso ci saranno anche per Catanzaro». (a. cant)

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