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l’affondo

«L’Anm non ci è stata mai vicina nella “guerra” a Catanzaro. Ecco perché dico no alla riforma della giustizia» – VIDEO

Il procuratore di Napoli Gratteri ribadisce le critiche a un provvedimento che «vuole trasformare il pm in un burocrate, mentre servono magistrati dotati di coraggio e cuore»

Pubblicato il: 27/10/2025 – 10:26
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«L’Anm non ci è stata mai vicina nella “guerra” a Catanzaro. Ecco perché dico no alla riforma della giustizia» – VIDEO

CATANZARO «Per fare il pubblico ministero, per fare l’ufficiale di polizia giudiziaria, ci vuole anche coraggio, ci vuole anche cuore: se invece dal punto di vista normativo si tarpano le ali, non se ne esce».  Lo ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, a Catanzaro per un incontro con gli studenti organizzato dalla Cisl Magna Graecia dal titolo “Semi di legalità”, ribadendo le critiche alla riforma della giustizia. Al centro dell’incontro il confronto sul libro di Gratteri con Antonio Nicaso “Senza scorciatoie”.

«Anm mai vicina a noi a Catanzaro»

«Sabato – ha spiegato Gratteri – sono stato all’Anm (Associazione nazionale magistrati) per la prima volta in vita, anche perché con me non sono stati mai generosi, non sono stati mai vicini, anche quando negli anni passati qui a Catanzaro abbiamo avuto guerre titaniche con i centri di potere. Ne siamo usciti vivi, ne siamo usciti vincitori, la storia ci ha dato ragione, malgrado l’assenza dell’Anm in quegli anni di guerra. Ma ho riflettuto riflettuto e ho pensato che era importante andare all’Anm per spiegare il grande momento di difficoltà e l’importanza di questo referendum e del perché votare no. Perché, poi, a parte i sofismi, a parte l’esegesi che si può fare su ogni parola, su ogni sillaba, il risultato finale – ha sostenuto il procuratore di Napoli, già procuratore di Catanzaro – è che si vuole un pubblico ministero burocrate, un pubblico ministero addomesticato, un pubblico ministero docile che si comporti esattamente come il negativo di un perfetto burocrate». Per Gratteri più specificatamente con questa riforma della giustizia «il problema oltre che sostanziale è anche psicologico, ed è quello di normalizzare il pubblico ministero, renderlo un perfetto burocrate, tarpargli le ali, non dargli slancio. E questo va a discapito della collettività, va a discapito della sicurezza. Per fare il pubblico ministero, per fare l’ufficiale di polizia giudiziaria, ci vuole anche coraggio, ci vuole anche cuore: se invece dal punto di vista normativo si tarpano le ali, non se ne esce».

L’importanza di parlare ai giovani

Un passaggio Gratteri lo ha dedicato all’importanza del confronto con i giovani: «Credo – ha sostenuto il procuratore di Napoli – che gli incontri con gli studenti sono sempre utili e non sono mai tempo perso. Sono utili perché i ragazzi sono una spugna, assorbono tutto, assorbono il bene e il male, ma poi, negli anni, ho sempre incontrato decine e decine di ragazzi diventati adulti, entrati anche forze dell’ordine, in magistratura, entrati negli apparati della pubblica amministrazione, e mi hanno detto: “ho scelto quel giorno perché l’ho ascoltata, perché l’ho sentita”. E questo ci dà la conferma che parlare ai ragazzi non è mai tempo perso». All’incontro promosso dalla Cisl Magna Graecia partecipano tra gli altri il procuratore di Catanzaro, Salvatore Curcio, e  rappresentanti delle forze dell’ordine. (a. c.)

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