Siglato il patto tra Unical e Comune: a Vibo sorgerà un polo d’alta formazione sul turismo – VIDEO
Poste le basi per il progetto “Vibo città di tutte le epoche” con l’obiettivo di formare figure professionali da inserire nel settore. Primi contatti con tour operator e partner privati

VIBO VALENTIA Un polo d’alta formazione a Vibo Valentia come primo passo per la realizzazione del sogno “universitario”. È stata firmata stamattina a Palazzo Luigi Razza la convenzione tra il Comune, rappresentato dal sindaco Enzo Romeo, e l’Università della Calabria con il direttore del Dipartimento di scienze aziendali e giuridiche Franco Rubino. Il protocollo d’intesa pone le basi per un progetto che vede la nascita di un Centro integrativo di alta formazione sulle Scienze turistiche e l’ospitalità. Alla firma della convenzione presente anche l’assessore alla Cultura Stefano Soriano, all’istruzione Vania Continanza e al Bilancio Pina Puntillo, docente Unical che ha svolto il ruolo da “intermediario” per il progetto.
Il progetto “Vibo città di tutte le epoche”
Denominato “Vibo città di tutte le epoche”, il progetto, che verrà presentato interamente nelle prossime settimane, prevede la formazione di figure professionali nel settore del turismo al fine di «valorizzare il patrimonio ambientale, architettonico, artistico e culturale della città capoluogo», come si legge nel protocollo. La convenzione con l’Unical è solo il punto di partenza, ma l’idea è quella di coinvolgere anche investitori privati, enti turistici, istituti e tour operator. L’obiettivo – spiega il sindaco Enzo Romeo – «è dare la possibilità ai nostri giovani di formarsi e restare in questa terra con la possibilità di lavorare nel turismo, nel settore metallurgico e in quello alimentare. Sono tutti settori che hanno sempre caratterizzato la nostra provincia e il nostro territorio». «Si tratta – continua – di un progetto che abbiamo sempre pensato per la città».

Un centro integrato pubblico-privato-universitario
L’idea, dunque, è quella di creare a Vibo un Centro integrato d’alta formazione con il supporto dell’Unical e in attesa di «un imminente coinvolgimento di un partner privato» che sarà valutato da uno specifico Comitato. Un piccolo passo per un eventuale corso universitario o master fruibile a Vibo Valentia. Per la sede del polo di formazione più ipotesi sul tavolo del Comune, tra cui Palazzo Gagliardi e Palazzo Santa Chiara, l’ex “casa” del Sistema bibliotecario vibonese. «Abbiamo già contattato alcuni tour operator con i quali siamo in una fase di studio. Prossimamente stabiliremo convenzioni con altri istituti, poi presenteremo un progetto chiaro alla Regione Calabria anche in funzione dei bandi Its. Speriamo di avere una Regione che pensi a questo territorio in modo positivo e ci dia spazio, perché è un territorio che merita di essere preso in considerazione».

«L’Unical a disposizione del territorio»
«Si tratta di una struttura molto importante per il territorio e mi auguro che arrivino altre proposte del genere da altri comuni per collaborare con l’università» afferma Franco Rubino, direttore del Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche. «Per molto tempo l’Unical è stata vista come un’istituzione chiusa nelle stanze ad Arcavacata, che produce ricerca e saperi ma poi non ha contatto con il territorio e le istituzioni. Io credo invece che uno sviluppo si può creare solo se si fa sistema con tutti gli attori del territorio. L’Unical metterà a disposizione tutto ciò che può, a partire dalle sue competenze, ma gli altri devono fare la propria parte». Il professore Rubino promuove, dunque, la sinergia tra istituzioni, enti e tutti gli attori coinvolti per lo sviluppo della Calabria: «Mi auguro che con questo progetto si inauguri una stagione nuova, di collaborazione tra le istituzioni a prescindere dal colore politico e dalle ideologie. Il nostro interesse è far crescere la Calabria». L’auguro per il progetto vibonese è che «non rimanga chiuso in un cassetto. Da parte mia e del Dipartimento c’è tutta la volontà e l’interesse di portarlo avanti, ma mi sembra che le promesse ci sono perché il sindaco è stato chiaro». (ma.ru.)
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