Alla Camera il ricordo di Riccardo Misasi. «Aveva la Calabria nel cuore». In sala anche il presidente Mattarella – VIDEO
A 25 anni dalla scomparsa, l’omaggio all’ex ministro nato a Cosenza. «Un’emozione indescrivibile ricordarlo qui»

ROMA «Papà avevi un cuore antico e ci hai insegnato a custodirlo». È un ricordo pieno di commozione quello di Maurizio Misasi, in occasione della commemorazione a 25 anni dalla scomparsa del padre, Riccardo Misasi. «È stata un’emozione indescrivibile ricordarlo in un luogo come questo e alla presenza del Capo dello Stato», ha detto ai nostri microfoni il figlio e presidente della Fondazione “Riccardo Misasi”. Cosentino, classe 1932, Misasi si dedicò alla politica sin da giovanissimo e rappresentò un punto di riferimento politico importante. Fu infatti uno dei protagonisti dell’Italia repubblicana fino al 2000, anno della sua prematura morte. Esponente della corrente di Base della Democrazia Cristiana, a soli 26 anni, nel 1958, fu eletto in Parlamento dove rimase fino al 1994. Misasi e ricoprì molti incarichi rilevanti nel partito e nel governo, in particolare come ministro della Pubblica Istruzione, del Commercio con l’estero e del Mezzogiorno.



Presente il presidente Sergio Mattarella
A ricordarlo anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Grazie per essere qui, non solo come presidente della Repubblica, ma anche come amico», ha detto il figlio di Misasi rivolgendo i suoi ringraziamenti al Capo dello Stato per la sua presenza.
Diversi i politici che hanno partecipato al ricordo di Misasi. Ad aprire l’evento, presentato dal giornalista Marco Damilano, i saluti istituzionali di Lorenzo Fontana e Anna Ascani, presidente e vicepresidente della Camera dei deputati. Intenso anche il ricordo degli ex onorevoli Mariapia Garavaglia e Calogero Mannino. «La Calabria era sempre nel suo cuore ed era una sua priorità», ha raccontato Mariapia Garavaglia. «Mitezza, pazienza, capacità di unità», le qualità attribuite a Misasi: «Il nostro compito è raccogliere la sua identità per farla vivere». «È stata una pietra, un punto di riferimento importante». A chiudere l’evento la relazione dello storico Agostino Giovagnoli, professore emerito presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal titolo “Un Calabrese prestato all’Italia”. Giovagnoli ha rimarcato l’attaccamento di Misasi alla Calabria, sottolineando: «Non lo fece mai in una logica di favoritismo localistico». L’impegno per contrastare i rischi della corruzione: «Voleva che la Calabria si facesse promotrice di una legge a livello nazionale», e gli sforzi per salvare Aldo Moro: «Lo fece con grande senso di responsabilità politica».
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