Una firma storica. Ecco l’accordo istituzionale per il nuovo ospedale di Cosenza – VIDEO
Sorgerà all’Unical. A sottoscriverlo il governatore Occhiuto, il rettore Leone, il sindaco di Rende Principe e il commissario per l’edilizia sanitaria Moroni. «No a polemiche inutili»

CATANZARO Una firma storica. Sottoscritto in Cittadella l’accordo istituzionale per realizzare il nuovo ospedale universitario di Cosenza sui terreni dell’Unical, nel comune di Rende: l’atto reca le firme del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, del magnifico rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, del sindaco di Rende, Sandro Principe, e il commissario delegato per gli interventi di edilizia sanitaria in Calabria, Claudio Moroni. Il nuovo ospedale di Cosenza, la cui realizzazione avrà l’importo complessivo di 349 milioni di euro, sorgerà in un’area adiacente all’Università della Calabria: previsti 750 posti letto. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Rende ha approvato lo schema di convenzione avente ad oggetto: “Progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza”. L’intervento, com’era del resto anche ampiamente prevedibile, sta suscitando vibrate polemiche politiche a Cosenza e Rende, con prese di posizione contrastanti: tra i contrari al Policlinico a Rende il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, favorevole invece all’originaria collocazione prevista nell’area di Vaglio Lise.
«No a polemiche inutili e campanilistiche»
«Io credo – ha sostenuto Occhiuto – che questo risultato sia importante per tutta la regione perché c’era già un insediamento eccellente, la facoltà di medicina di Catanzaro, ma evidentemente non bastava. Se mancano i medici, gli specializzati, c’è necessità di drenare ricoveri fuori regione, quindi mobilità passiva, forse c’è necessità di più facoltà di medicina e di più eccellenze nelle facoltà di medicina in Calabria. E questo è stato fatto grazie all’apporto che l’Università della Calabria e il Rettore Leone hanno dato in questi anni alla regione». Quanto alle polemiche, Occhiuto ha osservato: «Bisogna pensare a un ospedale che sia anche policlinico universitario e che sia prossimo al luogo dove si formano i saperi e dove studiano gli studenti. Cosenza è la mia città, quindi figurarsi se io non ho nella giusta considerazione Cosenza. Ma io governo la Regione con l’atteggiamento di chi si deve far carico di fare ciò che è giusto, non solo ciò che è conveniente rispetto ai campanili. E nell’area urbana di Cosenza, a Rende, abbiamo un’università che è la prima d’Italia, una facoltà di medicina che sta attraendo persone come la Melfi, come Maselli, come Vommaro. Chiudersi in un ragionamento asfittico credo – ha proseguito il presidente della Regione – non sia degno di chi ha la responsabilità di guidare i territori avendo una visione anche del futuro». Occhiuto ha poi specificato sulla localizzazione: «Dovunque ormai gli ospedali si costruiscono al di fuori delle città, e dove c’è una università si costruisce proprio nel luogo dove c’è l’università. Quindi è la scelta più ragionevole da fare. Lo dice anche lo studio di fattibilità che abbiamo fatto realizzare a febbraio e che ha concluso che il sito più idoneo è appunto quello dell’università. Io vorrei che Cosenza però – ha sostenuto ancora il governatore – considerasse l’università come una ricchezza anche per la città a capoluogo, è finito il tempo di dover guardare con tanta distanza fra Cosenza e Rende. Sono molto felice che il sindaco di Rende abbia saputo valorizzare, pur nelle differenze differenze che tra noi esistono, questa scelta della Regione avendo compreso che l’università è una ricchezza per tutta l’area urbana e non è tempo di divisioni sotto i campanili».
Gli interventi
A sua volta Principe ha osservato: «Io non faccio polemiche che ritengo assolutamente inutili anche perché questa visione di avere l’Università della Calabria a Rende e poi di completare l’Università con la Facoltà di Medicina, per chi ha seguito le mie battaglie, è un’idea di almeno 35 anni fa». Per il Rettore dell’Unical Leone «tutto nasce dall’apertura del corso di laurea in medicina all’Università della Calabria. Quello è stato un punto di svolta, perché ci ha consentito di mettere a punto un grande progetto per il rilancio della sanità che ha trovato pieno consenso e condivisione da parte del presidente Occhiuto. Già oggi ci sono 125 medici dell’Università della Calabria che operano all’ospedale di Cosenza, tra cui 14 primari. L’ospedale è un po’ la naturale prosecuzione di questo percorso». (a. cant.)
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