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Cosenza, Brutto (FdI) gela il consiglio comunale: «Il nuovo ospedale sarà sia hub che policlinico»

Il consigliere regionale: l’iter per l’Azienda ospedaliera universitaria è partito, per aiutare l’area sud si potenzi Rogliano

Pubblicato il: 05/11/2025 – 20:37
di Eugenio Furia
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Cosenza, Brutto (FdI) gela il consiglio comunale: «Il nuovo ospedale sarà sia hub che policlinico»

COSENZA Un invito a bloccare l’iter che porterà alla costruzione dell’ospedale ad Arcavacata, dopo che il progetto viene rivendicato e chiarito (“sarà sia hub sia Policlinico”) dal centrodestra in Regione per bocca di Angelo Brutto, neoeletto consigliere regionale di FdI. Nella seduta fiume (6 ore) del consiglio comunale aperto di Cosenza si vota un ordine del giorno che invita il presidente – a sua volta invitato a Palazzo dei Bruzi ma assente – a fare un passo indietro, coinvolgendo il capoluogo di provincia.

Il dibattito

Ivan Commodaro (Franz Caruso sindaco) apre gli interventi ricordando che la scelta di Vaglio Lise è stata approvata in Consiglio e “non è un atto simbolico”, eppure quella decisione “oggi viene aggirata con una scelta dall’alto. È una zona accessibile per la zona sud, est e ovest della provincia”. L’esponente di maggioranza annuncia una mozione incentrata sulla sospensione dell’esecutività di qualsiasi atto sulla localizzazione all’Unical, uno stop propedeutico a un confronto allargato: una commissione paritetica – questa la proposta – che verifichi e confronti le opzioni Vaglio Lise – Arcavacata.
Per Giuseppe Ciacco (Pd) “ad Arcavacata non nascerà un policlinico ma il nuovo ospedale di Cosenza, che sarà trasferito a Rende. Le carte e le definizioni parlano chiaro. L’Aou? Un proclama propagandistico, serve un dpcm”. Ai consiglieri di centrodestra, Ciacco pone la domanda sul perché hanno cambiato idea rispetto alla proposta del sindaco Mario Occhiuto. “È una operazione che non parla la lingua della programmazione sanitaria – attacca l’esponente dem – ma della speculazione edilizia”. E se andrà in porto “saremo l’unico capoluogo di provincia senza hub di secondo livello mentre l’Unical sarà l’unico ateneo in cui la facoltà di non avrà un policlinico”.
Angelo Brutto prende subito la parola per annunciare che sull’Azienda Ospedaliera Universitaria “stiamo acquisendo i pareri dei ministeri Salute e Università. Ci sarà una unica Azienda ospedaliera. Non è obbligatorio ma non è escluso che un policlinico universitario sia anche un hub: avremo 750 posti letto. Mi sarei aspettato più entusiasmo visto che la Regione finanzia un ospedale efficiente che erogherà le cure adeguate ai calabresi, che così non dovranno andare a 500 o mille chilometri di distanza per prestazioni anche semplici. Si stanno facendo le barricate per 4 chilometri di differenza: anche Vaglio Lise sarebbe uno spostamento a nord rispetto ad Arcavacata, se vogliamo aiutare l’area sud potenziamo Rogliano”. E l’ Annunziata? Secondo Brutto, “come Cittadella della Salute sarebbe adeguata all’attuale numero di accessi. La battaglia non deve essere finalizzata ad avere l’ospedale sotto casa ma di averne uno sicuro, moderno ed efficiente. Medicina all’Unical – conclude Brutto – fu una intuizione di Jole Santelli portata a termine dal presidente Occhiuto, con il Policlinico si chiuderà un cerchio”.

A controbattere è Francesco De Cicco, che per la prima volta parla da consigliere regionale: “Torniamo a parlare di Vaglio Lise, la Cittadella Annunziata-Mariano Santo era nel programma del centrodestra, eravamo insieme 8 anni fa…” dice rivolgendosi ai banchi del centrodestra. “Ma voi – incalza – siete di Cosenza? Lo svincolo Unical si farà a discapito di quello che doveva farsi a Laurignano? Vi ricordo che la città unica è stata bocciata, ora un politica prepotente vuole imporci l’ospedale a Rende, di cui Cosenza non può diventare una periferia. Per dieci anni la gente continuerà a morire al pronto soccorso di Cosenza mentre si costruirà l’ospedale a Rende. Perché quei soldi non possono essere destinati a Cosenza? Dite che Rogliano va potenziata, ma perché non è stato fatto finora?”.
Dall’opposizione, Francesco Caruso parla di “contraddizioni e incoerenze” del centrosinistra: “Ma il sindaco non è quello che in pubblico ha ripetuto più volte ‘l’ospedale fatelo dove volete purché lo fate’?”. Secondo l’esponente di centrodestra, la decisione adottata in Consiglio il 21/06/2022 a favore di Vaglio Lise è “il vero scippo” da cui è iniziato tutto, da imputare all’attuale amministrazione: “Siete stati voi a spostare l’ospedale dall’Annunziata a nord. Il nostro disegno per l’area sud era fatto di opere che oggi sono ferme come il Museo di Alarico o abbandonate come il Planetario”.
Per Francesco Alimena (Pd) “lo scippo c’è già stato: ad Arcavacata sarà trasferito l’ospedale dell’Annunziata, lì non nascerà alcun policlinico”. Francesco Graziadio (Dp) attacca il centrodestra che ha “poche idee ma confuse, ora dicono anche che il pronto soccorso resterà a Cosenza. La decisione è politica e dovete caricarvela tutta: avete preso l’Annunziata e la portate a Rende, e i cittadini lo hanno capito: i voti adesso li prenderete solo a Rende. Avevate i fondi Pnrr da investire nella sanità territoriale e non li avete spesi, il presidente del fare non ha fatto nulla e ora continua a parlare al futuro: farò. Noi rivendichiamo la scelta di Vaglio Lise che è baricentrica, altro che scippo”.
Bianca Rende denuncia “l’invasione di campo della Regione in questioni e competenze che sono in capo ai Comuni. È una pirateria politica, un accordo di potere imposto, sopra la testa dei cittadini. Questa guerra tra campanili e tra poveri non giova a nessuno, se esistesse la città unica non saremmo in questa situazione. Escludere l’amministrazione di Cosenza è stato uno sgarbo istituzionale. Il centrodestra oggi qui sta facendo una giravolta per assecondare i desiderata di Roberto Occhiuto, sconfessando quanto professava a favore dello sviluppo a sud quando Mario Occhiuto era sindaco. Si pensi a investire sull’Annunziata e la deputazione parlamentare cosentina faccia una interrogazione parlamentare sulla vicenda” conclude.

La votazione

Durante la seduta aperta intervengono i Comitati ma anche medici e professionisti: tra gli altri Caterina Perri, vedova di Serafino Congi, Mario Bozzo, Paolo Veltri, Stefano Catanzariti, l’ex parlamentare Franco Bruno, Serafino Conforti, Elio Bozzo (Pd), Vincenzo Campanella e Sergio Nucci.
Gli ultimi interventi sono di Alessandra Bresciani, Michelangelo Spataro e Giuseppe d’Ippolito (FdI) che da avvocato non vede “scippo perché non c’è alcuna destrezza” e annuncia una risoluzione da sottoporre all’aula. Poi i consiglieri Dodaro e Fuorivia e l’assessore Veronica Buffone, che precede l”intervento del sindaco.
Nella riunione dei capigruppo, la maggioranza valuterà la votazione un odg in cui si chiede al presidente della Regione di “sospendere ogni decisione sulla collocazione dell’ospedale hub di Cosenza ad Arcavacata” e “sottoporre l’Annunziata a interventi di potenziamento e riqualificazione”, ferma restando la proposta di istituire il policlinico universitario ma, al tempo stesso, “non far perdere a Cosenza la localizzazione del suo hub”. La mozione della maggioranza, letta da Bianca Rende, passa a maggioranza in tarda serata. (e.furia@corrierecal.it)

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