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Le accuse della Procura di Palermo

L’ex Pd calabrese Aiello «consulente fra i colletti bianchi». Quando diceva a Cuffaro: «Ad Enna e Caltanissetta dobbiamo partecipare»

L’ex consigliere regionale «avrebbero reso il proprio contributo di elevato valore professionale al fine di agevolare la sintesi fra le (illecite) istanze degli indagati»

Pubblicato il: 06/11/2025 – 6:15
di Giorgio Curcio
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L’ex Pd calabrese Aiello «consulente fra i colletti bianchi». Quando diceva a Cuffaro: «Ad Enna e Caltanissetta dobbiamo partecipare»

LAMEZIA TERME La Procura di Palermo aveva chiesto gli arresti domiciliari anche per Ferdinando Aiello (cl. ’72), ex consigliere regionale ed ex parlamentare calabrese, tra i 18 indagati nell’inchiesta che avrebbe fatto luce sul sistema “Cuffaro” in Sicilia. Ma non solo. L’ex parlamentare calabrese in quota PD, infatti, insieme all’onnipresente Cuffaro e a Francesco Saverio Romano – anche per loro sono stati chiesti gli arresti domiciliari – nella specifica qualità di “consulente”, sarebbe stato disposto a rendere il proprio contributo di elevato valore professionale al fine di agevolare la sintesi fra le (illecite) istanze degli indagati, nonché in grado di «influire sulle gare di aggiudicazione e i gruppi imprenditoriali inclini a “oliare” le ruote dell’ingranaggio, che da tali aggiudicazioni trarrebbero ingenti profitti». Per la Procura di Palermo quelle di Aiello sarebbero «capacità tali da conferirgli un credito professionale non indifferente in ambienti criminali» come quello oggetto dell’indagine, popolati dai cosiddetti “colletti bianchi” che «hanno bisogno costantemente di competenze e risorse di questo tipo».



Obiettivo «paralizzare i lavori»

Come ricostruito dalla Procura palermitana, in particolare, in questo caso l’ex consigliere regionale Ferdinando Aiello e il deputato di Noi Moderati Saverio Romano avrebbero «preteso la concretizzazione dell’impegno preso dalla “Dussmann” a subappaltare a ditte da loro indicate», tra cui la “Euroservices” di Mazzola. Circostanza, secondo gli inquirenti, testimoniata dalle “pressioni” esercitate sulla commissione giudicatrice dal Caltagirone «per paralizzarne i lavori» almeno fino all’incontro organizzato presso l’abitazione di Saverio Romano il settembre 2024, «palesando il suo coinvolgimento attivo nella turbativa, dopo la quale, invece, la procedura ha ripreso il suo corso sino all’aggiudicazione».

Aiello e la Dussmann Srl

La Procura parla anche di «chiari gli atti contrari ai doveri dell’ufficio» di cui Cuffaro, Romano e Aiello «hanno curato il perfezionamento». Dall’analisi effettuata dalla Procura del capoluogo siciliano, Ferdinando Aiello dal marzo del 2019 al novembre 2020 risultava rappresentante legale della società “About Service S.R.L.” società avente per attività quella di procacciare affari. Dal 2020 è stato titolare dell’omonima impresa individuale, quale procacciatore d’affari e risultava aver percepito reddito da varie imprese e, tra il 2022 ed il 2023, risultava aver percepito reddito dalla società “Steritalia Spa”, ditta che risulterebbe totalmente di proprietà della nota “Dussmann Srl”. Per la Procura di Palermo è «evidente» il rapporto di correlazione tra «le utilità per altri di cui il pubblico ufficiale Caltagirone ha accettato prima la promessa e, poi, l’elargizione da parte di Marchese e Dammone», rappresentanti della “Dussman Service Srl”.



«Enna, Caltanissetta… dobbiamo partecipare»

In una intercettazione risalente al 5 aprile 2024 tra Totò Cuffaro e l’ex parlamentare calabrese Ferdinando Aiello, quest’ultimo avrebbe posto al politico alcune domande su una non meglio precisata gara, entrando poi più nel dettaglio: «(…) è Enna, Caltanissetta …ci sono tutti (…) è già scaduto però voglio dire, noi dobbiamo partecipare…» spiegava Aiello a Cuffaro, spiegandogli a che punto fosse la procedura. Come emerso dalle intercettazioni, Cuffaro a quel punto compreso che la gara – rientrante fra quelle di bacino inizialmente pianificate dall’ente centralizzato dell’Assessorato regionale, ma poi affidate ai provveditorati di singole aziende sanitarie per l’aggiudicazione – l’avrebbe gestita il provveditorato dell’Asp di Enna, parlando con il calabrese Aiello, si diceva convinto che la parte imprenditoriale rappresentata proprio dall’ex consigliere regionale calabrese avrebbe vinto tranquillamente. «(…) Enna… Enna… è la CUC…e là vinco…», dice. E ancora: «(…) io poi fisso l’appuntamento con Enna… invece Enna lo faccio io…» diceva Cuffaro a Ferdinando Aiello, dopo aver discusso sulla “gara ausiliariato” di Siracusa.

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