Moschea all’Umg, il Ministero fa rimuovere le insegne: «Senza l’intervento della Lega non sarebbe accaduto»
Per il leghista Sasso la risposta di Bernini non è sufficiente: «Dispiace non abbia creduto a un deputato della sua maggioranza»

CATANZARO «Prendo atto della tempestività con cui dal Ministero è partito l’ordine di rimuovere immediatamente cartelli e insegne islamiche riportanti la dicitura “moschea”, senza l’intervento della Lega questo non sarebbe mai accaduto». Lo afferma il deputato della Lega Rossano Sasso, che ieri durante il question time alla Camera ha presentato un’interrogazione alla ministra dell’Università Anna Maria Bernini riguardo il caso della moschea aperta dentro l’Università di Catanzaro. Per la ministra «non si tratta di una moschea, ma solo di un luogo di preghiera». Una risposta che per Sasso «non è sufficiente: chiedo maggiore trasparenza su quanto sta accadendo all’Università di Catanzaro perché il Ministro Bernini mi ha risposto che non si trattava di una moschea e io le ho dimostrato il contrario, mi ha detto che non ci saranno imam a recitare sermoni e anche qui sono pronto a testimoniare il contrario, e poiché non mi va di passare per bugiardo di conseguenza chiedo che questa volta venga fatto un approfondimento più scrupoloso. E gli unici che possono farlo sono gli organi ispettivi del Ministero. Dispiace – continua Sasso – che al ministro Bernini sia stata raccontata una versione diversa da quella ufficiale, dispiace che non abbia creduto ad un deputato della sua maggioranza, ma la verità sta tutta in quella insegna: è una moschea, era scritto. Ieri ha ordinato di togliere cartelli e insegne. Adesso, che farà?».


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