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“manovre” a palazzo

Consiglio regionale, nel solito “granitico” centrodestra prevale sempre il colore “azzurro”

Nella composizione dell’ufficio di presidenza Fi e Op la fanno da padroni, ma per gli alleati potrebbero esserci compensazioni. Il “neo” dell’assenza di esponenti dell’area centrale

Pubblicato il: 12/11/2025 – 17:58
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Consiglio regionale, nel solito “granitico” centrodestra prevale sempre il colore “azzurro”

REGGIO CALABRIA Tutto – abbastanza – secondo copione. La seduta d’esordio della 13esima legislatura della Regione ha registrato solo un “aggiustamento” nella maggioranza di centrodestra rispetto alle indiscrezioni della vigilia sulla composizione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio. Dopo la formazione della Giunta, nel “primo tempo” che avrà poi un’appendice nei prossimi mesi con l’allargamento a 9, il centrodestra del governatore Roberto Occhiuto ha chiuso il cerchio e trovato la quadra anche per l’Ufficio di presidenza, sulla stessa linea (politica) seguita per la Cittadella.

La quadratura del cerchio

E ha chiuso il cerchio, il centrodestra, mostrandosi al solito granitico (se ci sono state fibrillazioni, anche stavolta la maggioranza evidentemente avrebbe confermato la sua capacità di “anestetizzarle”). Non c’erano ovviamente dubbi sull’elezione di Cirillo al timone di Palazzo Campanella ed elezione è stata, anche con il “supporto” di due voti dalla minoranza (ma altre volte è capitato, a dire il vero). Rispetto alle anticipazioni anche mediatiche dei giorni scorsi, l’unico cambiamento – avvenuto per vie interne alla lista Occhiuto Presidente – è stato rappresentato dall’ingresso come vice di Giacomo Crinò e non – come pure si ipotizzava da più parti – di Pierluigi Caputo, che a questo punto per gli analisti sarebbe destinato a ricoprire il ruolo di capogruppo di Op. Ci sta, se si considera che Caputo era vicepresidente uscente e ora potrebbe avere un ruolo politico di spessore e che Crinò, capogruppo uscente di Forza Azzurri, ora avrà un importante ruolo istituzionale. Nel complesso comunque si conferma il trend determinato del resto dall’esito delle Regionali: Occhiuto e Forza Italia fanno la parte del leone nella coalizione. Sicuramente tra chi può dirsi maggiormente soddisfatto c’è il coordinatore di Fi Francesco Cannizzaro, candidato “in pectore” a sindaco di Reggio Calabria, che “piazza” un suo fedelissimo quale Cirillo alla guida di Palazzo Campanella (che è un palazzo a fortissima trazione reggina…), senza considerare che comunque anche Crinò è espressione territoriale dell’area dello Stretto.

Le (future) compensazioni

Gli alleati Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati alla fine – com’era del resto prevedibile – hanno dovuto giocoforza recitare un ruolo da attori non protagonisti, visti i numeri e i rapporti di forza dettati dal voto delle Regionali in favore di Fi, che ha ben giostrato poi anche con la regola dei “supplenti”. Fratelli d’Italia sorride sicuramente un po’ di più rispetto alla Lega, avendo piantato una bandierina nell’Ufficio di presidenza con la segreteria assegnata a Luciana De Francesco e “sistemando” qualche equilibrio interno con il gioco dei “supplenti” che ha fatto rientrare in aula Filippo Pietropaolo. Per gli alleati degli azzurri comunque le compensazioni sono all’orizzonte: sia con le nomine dei capigruppo sia con le presidenze di Commissioni sia con la Giunta a 9 infatti ci sarà spazio forse per tutti gli eletti in prima battuta (per i “supplenti” sarebbe stata di fatto stabilita la regola di evitare incarichi consiliari, per ovvi motivi di opportunità e di tutela degli equilibri ma non è detto che sarà poi così). Insomma, per il centrodestra si può dire che al momento i conti tornano, complessivamente. Unico “neo”, che peraltro la maggioranza condivide con la opposizione di centrosinistra: la mancata rappresentanza dell’area centrale Catanzaro (e Lamezia) – Crotone – Vibo nell’Ufficio di presidenza. Ma anche qui le future compensazioni potrebbero venire in soccorso. (a. c.)

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