Catanzaro, il Forum del Terzo Settore contesta un avviso del Comune: viola la partecipazione
Critiche per la ridottissima scadenza dei termini per presentare progetti credibili

CATANZARO «Il Forum Territoriale del Terzo Settore Catanzaro–Soverato esprime forte preoccupazione per le modalità con cui il Comune di Catanzaro ha pubblicato, il 12 novembre 2025, l’“Avviso pubblico per il sostegno biennale a progetti culturali”, imponendo una scadenza estremamente ravvicinata al 23 novembre: appena sei giorni lavorativi per predisporre la documentazione richiesta». Lo riferisce una nota. «Il bando – afferma il Forum del Terzo Settore – impone agli Enti del Terzo Settore la presentazione di atti complessi – relazioni tecniche, bilanci, piani economici, statuti aggiornati ed eventuali accordi di partenariato – in un tempo oggettivamente incompatibile con i principi di partecipazione, trasparenza e buon andamento dell’azione amministrativa. Il Forum rileva inoltre che non risulta essere stata attivata alcuna reale fase di co-programmazione, obbligatoria per legge ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs. 117/2017. Una procedura così compressa rischia di favorire pochi soggetti, a discapito della pluralità e della ricchezza delle realtà cittadine, minando di fatto i presupposti dell’amministrazione condivisa. Per tali ragioni, il Forum Territoriale Catanzaro-Soverato, riunito nella seduta odierna di Coordinamento, ha deciso di non partecipare all’incontro del 17 novembre e di richiedere all’Amministrazione comunale la sospensione in autotutela del bando, informandone contestualmente il Prefetto di Catanzaro, l’Autorità di Gestione del PN METRO Plus e il Presidente della Giunta Regionale. Sono intervenuti nella seduta di Coordinamento: Padre Piero Puglisi (Fondazione Città Solidale, Rosellina Brancati (CASM), Caterina Iuliano (Fondazione Don Pellicanó), Piero Romeo (Associazione Un raggio di sole), Salvatore Fulciniti (Anteas), Francesco Cutruzzolà (Uisp), Salvatore Maesano (Coriss), Luciana Loprete (Uici), Gianluigi Melina (Univoc), Diana Costanzo (Arci Catanzaro) e il Portavoce territoriale Rosario Bressi. Il coordinamento ha inoltre ha deliberato l’adesione a soci di Acli Città del Vento e Cooperativa Sociale Zarapoti. Il Forum ribadisce, per l’ennesima volta, la propria disponibilità a collaborare con l’Amministrazione comunale, nel pieno rispetto della legalità, della trasparenza e del ruolo riconosciuto al Terzo Settore dal Codice del 2017».
L’intervento di Talerico
Il caso denunciato dal Forum del Terzo Settore Calabria sull’avviso pubblico emanato dal Comune di Catanzaro – che concede meno di una settimana alle associazioni per presentare progetti complessi – accende un dibattito che supera il merito del singolo bando e tocca i principi fondamentali della partecipazione democratica». Lo afferma il Consigliere comunale Antonello Talerico. «La segnalazione del Forum del Terzo Settore – dice Talerico – non solo è fondata, ma rivela una gestione dell’avviso pubblico che definire superficiale è un eufemismo. Richiedere in pochi giorni documenti articolati, progettazioni tecniche e piani economici è semplicemente irragionevole per chiunque non sia stato avvertito con largo anticipo. Queste non sono condizioni di partecipazione: sono barriere all’ingresso». Secondo Talerico, la questione non riguarda solo la tempistica, ma l’idea stessa di amministrazione condivisa: «Il Codice del Terzo Settore parla chiaro: trasparenza, co-programmazione, inclusione. Pubblicare un bando che scade quasi subito significa violare questi principi e mettere fuori gioco la maggior parte delle realtà associative, specie quelle più piccole e meno strutturate. Di fronte a una procedura così mal costruita, due ipotesi sono sul tavolo: o siamo davanti a grave incapacità amministrativa, oppure si è creato un meccanismo che agevola chi era già informato e pronto. In entrambi i casi è un danno per la città e un’offesa per il Terzo Settore, che rappresenta la spina dorsale della coesione sociale». Talerico chiede un immediato passo indietro del Comune: «Si rivedano tempi, modalità e criteri. Si apra un confronto vero con le associazioni. Si dia agli enti la possibilità di partecipare, non di fare una corsa contro il tempo. Una pubblica amministrazione seria non teme la partecipazione: la favorisce».
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