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I grandi eventi e lo slancio che arriva dalla Regione. I segnali di risveglio di Catanzaro

Dopo i conflitti del passato ora sembra essersi rovesciato, e rilanciato, il rapporto tra la città e il governatore Occhiuto. In atto sinergie con uno sguardo alle sfide del capoluogo

Pubblicato il: 15/11/2025 – 14:41
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I grandi eventi e lo slancio che arriva dalla Regione. I segnali di risveglio di Catanzaro

CATANZARO Sembrano quasi preistoria i tempi in cui da Catanzaro – fronte centrosinistra – partivano bordate pesanti e parole forti tipo “scippo” e “furto”, declinate al tempo dell’istituzione della Facoltà di Medicina a Cosenza, vissuta da una consistente parte politica del capoluogo come un affronto e un’onta insopportabili e incancellabili. Sembrano preistoria, quei tempi, a vederli oggi, alla luce di una serie di elementi e anche di fatti che parlano di un rovesciato – e rinnovato – rapporto tra la città capoluogo e la Regione a guida Roberto Occhiuto, che sembra ora puntare di più, strategicamente, (anche) su Catanzaro. Elementi e fatti che con una certa rapidità o comunque con una certa continuità si stanno susseguendo negli ultimi mesi e che parlano di un confronto oggi sereno, o almeno più sereno di prima, tra le parti in causa. Il Capodanno Rai sul lungomare di Catanzaro, con lo “zampino” anche della Calabria Film Commission, la più importante fiera nazionale sull’olio al Polo “Colosimo” a dicembre, magari anche il concerto di Jovanotti la prossima estate, la quasi sicura partenza del prossimo Giro d’Italia dal capoluogo, frutto anche di interlocuzioni ad alti livelli con Roma: giusto per citarne alcuni. Segnali di attenzione per Catanzaro, e anche segnali di risveglio di una città che in tanti raccontano come ormai destinata a un inesorabile declino ma che ora prova a invertire il trend. Grazie anche alla coincidenza – che forse tale non è – di diversi fattori.

Lo “snodo” delle Regionali

Probabilmente, sul piano politico lo “snodo” – spiega più di un conoscitore delle vicende del capoluogo – è stato rappresentato dalle ultime Regionali: Catanzaro dagli analisti era considerata come una realtà – l’unica, a dire il vero – “ostile” al presidente ricandidato Occhiuto, e invece le urne hanno dimostrato il contrario, premiando il centrodestra anche grazie all’impegno diretto di altri big della coalizione espressione della città come Wanda Ferro e Filippo Mancuso, per non dimenticare Antonio Montuoro, Marco Polimeni, Filippo Pietropaolo, Antonello Talerico, Frank Mario Santacroce (che nella presentazione della sua candidatura regalò a Occhiuto una maglietta del Catanzaro, cosa che fas sempre un po’ di scena). All’atto del trionfo Occhiuto ha manifestato la sua intenzione di «pacificare» il quadro politico e guarda caso, dopo qualche settimana, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, alfiere del centrosinistra, è stato eletto alla guida della “strategica” Arrical. La “spia” di un cambio di rotta che a sua volta Fiorita, al quale non difetta il fiuto politico, ha recepito, e infatti dal centrosinistra si sono di molto diradati gli attacchi a Occhiuto. Anzi, i contatti si sono infittiti, anche perché in corso ci sono tante partite talmente delicate e importantissime per il futuro di Catanzaro che alla politica del capoluogo non conviene insistere su una guerra da affrontare comunque in una posizione di evidente debolezza. Da qui alcune sinergie, irrobustite sicuramente dal “peso” del governatore calabrese anche oltre i confini regionali e dal rinnovato slancio che dunque arriva dalla Cittadella, per portare a Catanzaro alcuni grandi eventi come quelli di cui sopra, la cui realizzazione nel capoluogo non era scontata e comunque non era facile (anche per le obiettive difficoltà logistiche che purtroppo la città manifesta). «Ci sono molto temi, da quelli di “pronto consumo” ad altri relativi al futuro strutturale della nostra città, che con il presidente Occhiuto dovremo affrontare a breve: sicuramente adesso ci sarà un dialogo molto intenso e continuo», ha confidato Fiorita ad alcuni giornalisti a margine di una riunione in Cittadella sulla vertenza Telecontact, confermando di fatto una nuova “stagione” di rapporti in favore della quale comunque – secondo diversi “osservatori” – starebbe giocando soprattutto un diverso approccio dello stesso Occhiuto rispetto alle esigenze di Catanzaro. E non è un caso – spiegano ancora i “bene informati” – che il gruppo di Forza Italia al Comune stia “frenando” vistosamente – fin quasi a escluderla – sull’ipotesi di dare quella “spallata” all’amministrazione Fiorita che invece qualche area del centrodestra è tentata di portare a termine prima del giugno 2027.

L’orizzonte

Una “corrispondenza di amorosi sensi”, si azzarda a dire qualcuno che ama le iperboli, sicuramente esagerando. Ma certo il conflitto del passato sembra oggi molto attenuato, se non archiviato. Anche perché, al di là della perdurante necessità di uno scatto in avanti da parte dell’attuale amministrazione comunale, ancora lontana dal concretizzare quel cambiamento e quella “primavera” promessi nel giugno del 2022, su alcuni dossier davvero decisivi per il suo futuro Catanzaro non può prescindere dalla Regione: se la Metro attesa ormai da quasi 20 anni sembra in addirittura d’arrivo, c’è la scivolosa questione del nuovo ospedale da monitorare e soprattutto “sbloccare”. Occhiuto ha detto che non vuole dare tempi al Comune, che deve decidere la localizzazione di questa grande opera di edilizia sanitaria, ma ha fatto capire che bisogna sbrigarsi pena il rischio di perdere i fondi già “pronta cassa”, e nell’ultimo Consiglio comunale lo stesso Fiorita non è sembrato troppo distante da questa posizione, invitando la politica cittadina a essere unita e a fare presto. Se non è sinergia questa… (a. cant.)

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