A Catanzaro un’iniziativa pubblica contro le fake news: professionisti a confronto sui rischi della disinformazione
L’incontro, promossa dalla Gazzetta del Sud, si terrà il prossimo 27 novembre presso il Complesso monumentale San Giovanni

Un incontro promosso dalla Gazzetta del Sud si terrà a Catanzaro il prossimo 27 novembre, in occasione della Giornata nazionale contro la disinformazione e le fake news. L’iniziativa pubblica dal titolo “L’importanza dell’informazione certificata e di qualità”, ospitata nel Complesso monumentale San Giovanni, vedrà la partecipazione di diversi esponenti del mondo dell’informazione, dell’Università, delle professioni e delle istituzioni per riflettere sui rischi, le sfide e le responsabilità legati alla circolazione incontrollata di notizie false. Interverranno Lino Morgante, presidente di Società Editrice Sud; Nino Rizzo Nervo, direttore responsabile di Gazzetta del Sud; Alberto Scerbo, docente di Filosofia del Diritto dell’Università “Magna Graecia”; l’avvocato penalista Danilo Iannello; Riccardo Giacoia, direttore della Tgr Rai Calabria; Mariaelena Senese, segretaria generale Uil Calabria, e Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria. I lavori saranno moderati da Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, e introdotti dai saluti istituzionali del prefetto Castrese De Rosa, del presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco, del rettore Giovanni Cuda e del presidente della Camera di Commercio Pietro Alfredo Falbo.

«La disinformazione – si legge in una nota – amplificata oggi dalla velocità dei social e dalle potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa, non è più un fenomeno marginale ma una minaccia sistemica alla qualità del dibattito pubblico. Testi, immagini e video sintetici possono essere prodotti in massa, rendendo più complesso distinguere il vero dal falso e favorendo manipolazioni, frodi e attacchi alla credibilità delle istituzioni. I dati più recenti confermano l’ampiezza del fenomeno: oltre tre quarti degli italiani ritengono le fake news sempre più difficili da riconoscere, mentre più del 40% dichiara di imbattersi frequentemente in contenuti distorti e quasi due terzi presenta un livello scarso o nullo di alfabetizzazione algoritmica. A livello europeo, il 68% dei cittadini afferma di essere stato esposto a campagne di disinformazione, con una crescente difficoltà dei più giovani a individuare narrazioni manipolate. Le conseguenze non riguardano solo l’informazione: la diffusione di notizie false alimenta polarizzazione sociale, indebolisce la fiducia nelle istituzioni, condiziona scelte politiche e sanitarie e può danneggiare l’economia di imprese e territori. Dal turismo all’agroalimentare, fino all’innovazione e alla pubblica amministrazione, la distorsione dei fatti compromette processi decisionali e competitività. Per questo è centrale rafforzare l’educazione alla verifica, sostenere il giornalismo locale e promuovere una responsabilità condivisa tra cittadini, professionisti dell’informazione, ordini professionali e istituzioni. L’incontro del 27 novembre vuole quindi essere un momento di confronto aperto e costruttivo, rivolto non solo agli operatori del settore ma anche ai rappresentanti politici, al mondo produttivo, ai professionisti e ai cittadini. Un invito a partecipare attivamente alla difesa dell’informazione di qualità, condizione imprescindibile per una democrazia solida, consapevole e capace di futuro».
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