‘Ndrangheta a Cosenza, il boss Franco Perna lascia il carcere
L’84enne passa ai domiciliari. E’ stato protagonista indiscusso della mala cosentina, della sanguinosa faida finita al centro dei procedimenti “Garden” e “Missing“

COSENZA Il boss Francesco Perna lascia il carcere e passa ai domiciliari. La decisione è giunta questa mattina, a seguito della richiesta avanzata dall’avvocato Cristian Bilotta. Perna è stato protagonista indiscusso della mala cosentina, della sanguinosa faida finita al centro dei procedimenti “Garden” e “Missing“. Inchieste che hanno cristallizzato circa un ventennio del percorso criminale delle cosche cosentine. Entrambi i procedimenti hanno sviluppato e ripercorso gli eventi caratterizzanti le lunghe guerre di mafia che, attraverso la commissione di innumerevoli omicidi tentati e consumati (oltre 100 trattati nei due procedimenti), hanno lasciato sul campo diversi affiliati delle cosche in contrapposizione sino ad arrivare alla «pax mafiosa sancita alla metà degli anni ‘80 tra Franco Pino (oggi collaboratore di giustizia) e proprio Francesco Perna».
L’omicidio Cosmai
Il boss 84enne, dopo decenni di carcere, lascia l’istituto penitenziario per gravi ragioni gravi di salute. La figura di Perna riporta la memoria al 12 marzo di quarant’anni fa, quando per le vie di Cosenza si sparava nel solco di una sanguinosa faida che non risparmiato nessuno: malandrini e uomini innocenti. In quel clima di tensione, odio e proiettili si inserisce il delitto di Sergio Cosmai, direttore del carcere bruzio assassinato nel 1985 mentre andava a prendere a scuola sua figlia. Un omicidio voluto dal boss Franco Perna, condannato poi all’ergastolo e mai pentitosi, deciso a dimostrare di essere il capo e di non accettare il rifiuto di Cosmai di piegarsi alla sua volontà. (f.b.)