Nicolò: «Non è vero che in Calabria c’è solo ‘ndrangheta. Le risposte dello Stato ci sono»
Il commissario straordinario anti-usura e antiracket a Catanzaro avverte: «Non possiamo demandare tutto il lavoro solo a forze dell’ordine e magistratura»

CATANZARO «Mi dispiace che ancora sia forte l’idea che qui ci sia solo o prevalentemente la ‘ndrangheta. Non è così: qui c’è un territorio forte, che si vuole riscattare, con persone molto impegnate. Dobbiamo solo emergere con forza e dimostrare quanto di bello abbiamo. Io questo chiedo alla mia regione». A dirlo il commissario straordinario del governo per le politiche anti-usura e anti-racket, Maria Grazia Nicolò, che ha presieduto la firma del protocollo di intesa interistituzionale alla prefettura di Catanzaro. Una visuale privilegiata, per la Nicolò, che prima di approdare al ministero dell’Interno ha lavorato per tanti anni in Calabria, tra Catanzaro e Reggio: in Calabria – ha aggiunto – «le risposte ci sono. Le istituzioni, le forze di polizia, la magistratura, la prefettura, il lavoro lo fanno ed è encomiabile però non possiamo demandarlo solo alle istituzioni, sta ad ognuno di noi. Per questo iniziative come questo protocollo, e anche la cultura della legalità e la diffusione di tutti gli strumenti a sostegno chi denuncia, devono fare da traino per aiutare liberarsi dal gioco criminale che inevitabilmente lega la vittima al suo aguzzino A livello nazionale – ha ricordato i commissario governativo – quest’anno noi abbiamo erogato circa 13,8 milioni euro, abbiamo ancora altri tre comitati fino alla fine dell’anno e quindi il trend come erogazioni di risorse da parte del Ministero dell’Interno per consentire all’imprenditore di reinserirsi è costante».
Il protocollo di Catanzaro
Sempre con riferimento al protocollo sottoscritto a Catanzaro, Nicolò ha sostenuto che si tratta di «uno strumento fondamentale perché rafforza la sinergia che già esiste tra istituzioni e soggetti competenti nell’attività di prevenzione e contrasto al racket e all’usura e la sinergia con le forze datoriali e sociali e le associazioni. E’ fondamentale perché – ha proseguito il commissario di governo – le denunce per usura sono purtroppo in costante calo, per quanto riguarda le estorsioni il trend tiene ma sappiamo bene che sono due reati e persistenti che inquinano la nostra economia e purtroppo rompono anche la capacità di autodeterminazione degli imprenditori, vulnerandoli non solo economicamente ma anche nella loro vita personale». (a. c.)
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