Minacce al giudice del processo Aemilia Andrea Rat
Croce nera sulla sua finestra. La reazione di Anm e città di Reggio Emilia

REGGIO EMILIA «Unanime solidarietà e vicinanza”, da parte della Giunta dell’Associazione nazionale magistrati dell’Emilia-Romagna (Anm) al giudice di Reggio Emilia Andrea Rat. Il magistrato che ha fatto parte dei Collegi giudicanti dei processi “Edilpiovra” e “Aemilia” contro la ‘ndrangheta, tornato domenica a casa, ha trovato una delle finestre imbrattata con una grossa croce nera, tracciata con lo spray. «Nella certezza che un tale gesto non sarà in grado di minimamente influenzare il quotidiano impegno del collega- continua l’Anm- desideriamo ribadire, con il suo esempio, che l’impegno e la dedizione professionale cui noi tutti siamo chiamati nell’esercizio dell’alta funzione che ci è stata assegnata non verranno mai scalfiti dall’intimidazione, dalla minaccia, dalla delegittimazione, dall’insulto, da chiunque provengano». Attorno a Rat fa quadrato anche il gruppo di Coalizione civica in Comune. «Chi colpisce un magistrato che ha dedicato il proprio lavoro a smantellare la presenza mafiosa nel nostro territorio- afferma il consigliere Dario De Lucia – manda un messaggio di intimidazione a tutta la città. A questo messaggio rispondiamo con fermezza: Reggio Emilia non si farà intimidire e sarà sempre dalla parte di chi difende la legalità». Il processo Aemilia, aggiunge il consigliere Fabrizio Aguzzoli, «ha mostrato il livello di radicamento delle cosche. Pensare che, dopo quelle sentenze, la risposta debba essere l’isolamento o la paura di chi ha fatto il proprio dovere sarebbe inaccettabile». Insomma Reggio Emilia, concludono De Lucia e Aguzzoli, «è e deve restare una terra che rifiuta la criminalità organizzata e sostiene senza esitazioni chi la contrasta. Nessuna croce sulla finestra, nessuna intimidazione mafiosa farà arretrare l’impegno per la legalità».
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