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l’assemblea invernale a roma

Tra nuove strategie e sfide globali, Confagricoltura: «Serve uno scatto di visione»

Al Teatro Argentina l’evento dal titolo “Agricoltura, Economia, Democrazia. Una nuova idea di Europa”

Pubblicato il: 10/12/2025 – 12:45
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Tra nuove strategie e sfide globali, Confagricoltura: «Serve uno scatto di visione»

ROMA “Oggi più che mai abbiamo la necessità di rafforzare la politica economica europea in grado di dare stabilità al consumo, ma soprattutto stabilità ai nostri imprenditori”. Un messaggio chiaro e diretto lanciato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti in occasione dell’Assemblea invernale 2025 al Teatro Argentina, a Roma.
L’evento, quest’anno dal titolo Agricoltura, Economia, Democrazia. Una nuova idea di Europa”, ha avuto al centro del dibattito la necessità di ridefinire le strategie agricole e le politiche comunitarie di fronte alle crescenti sfide globali, dalla sostenibilità alla competitività, con la partecipazione di due ministri: Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy e Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. 

I lavori sono stati aperti da Roberto Caponi, direttore generale di Confagricoltura, e da Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e COPA (Comitato delle Organizzazioni Professionali Agricole), il quale ha subito richiamato l’attenzione sui nodi cruciali che l’Europa deve affrontare: “Se guardiamo indietro, alle fondamenta su cui è stata costruita l’Unione Europea, troviamo tre grandi protagonisti, tre pilastri: la terra, il cibo, la pace. Riassumo tutto questo in una sola parola. Agricoltura. Infatti, il legame tra Europa e agricoltura non è accessorio: è genetico. I padri fondatori capirono, con la lucidità di chi aveva visto la guerra e la fame, che non poteva esistere un continente di pace senza la certezza del cibo. Non è un caso se abbiamo scelto proprio queste parole per il titolo della nostra Assemblea: “Agricoltura, economia, democrazia“. Non sono tre concetti distinti. Sono una catena indissolubile che tiene in piedi la nostra società. Perché la storia ci insegna che senza Agricoltura non c’è insediamento umano possibile, non c’è cibo. Senza cibo non c’è vita, non c’è stabilità economica e la pace diventa una chimera. E quando l’economia crolla e manca il pane, la Democrazia diventa fragile, esposta ai venti della rabbia sociale. Ecco perché oggi serve, come recita il nostro sottotitolo, “Una nuova idea di Europa“. Un’idea che rimetta la terra e l’agricoltura al centro non per nostalgia, ma come condizione necessaria per la libertà”. “Io credo – ha spiegato ancora Giansanti – che oggi vada data stabilità all’agricoltura, dare stabilità all’agricoltura significa di fatto dare stabilità ai consumatori. L’agricoltura non è più la Cenerentola delle attività economiche, oggi l’agricoltura a tutti gli effetti è uno, se non in Italia probabilmente, il principale comparto dell’economia nazionale”. “Rispetto a un mondo che cambia, noi dobbiamo avere il coraggio di impegnarsi in grandi trasformazioni. Abbiamo proposte politiche e sindacali che faremo al governo italiano ed europeo sulla necessità di costruire insieme il nostro domani”.
Importanti le sfide future: “Annuncio che nel prossimo mese di marzo, in collaborazione con l’Università Bocconi, daremo vita a una giornata speciale per immaginare, dati alla mano, l’agricoltura del futuro. Serve uno scatto di visione. Dobbiamo misurarci alla pari con ciò che accade nel mondo. Immagino una Confagricoltura più agile. Più orientata al futuro. Che mantenga nel proprio Dna l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica per salvaguardare le risorse del Pianeta. Pensiamo a un sindacato più agile nella struttura, infinitamente più incisivo nell’azione. Questa è la strada. E la percorreremo insieme”.
E in apertura dell’Assemblea è giunta la notizia del riconoscimento della cucina italiana come patrimonio Unesco. “Un riconoscimento alla cucina italiana che rappresenta anche un riconoscimento agli agricoltori”, ha detto Giansanti. (m.r.)

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