Mancuso: «In Calabria pochi Piani Spiaggia e Psc, serve una svolta per accelerare lo sviluppo» – VIDEO
Il vicepresidente della Giunta: «Su 120 Comuni marittimi meno della metà ha il Piano spiaggia. Valutiamo un incentivo dalla Regione». Sull’edilizia sportiva: «Servono grandi strutture»

LAMEZIA TERME «Su circa 120 comuni che si affacciano sul mare, poco meno di 60 hanno il Piano spiagge». E ancora: «Su 404 in totale solo 60 hanno il Psc». Dati che fotografano le difficoltà infrastrutturali e burocratiche della Calabria e che la Regione cercherà di risolvere per favorire lo sviluppo del territorio. A dirlo è Filippo Mancuso, ospite del Tg de L’altro Corriere Tv sul canale 75 del digitale terrestre. Il vicepresidente della Giunta, partendo dalla difesa del suolo – «su cui si dovrà lavorare tanto per mitigare i rischi per il nostro territorio» – traccia le linee guida della nuova legislatura in cui avrà la delega, tra le altre cose, dell’edilizia sportiva, del demanio e dell’urbanistica. Sulla nuova legislatura, Mancuso ribadisce piena fiducia a Roberto Occhiuto: «Ritengo non ci possa essere persona migliore a guidare le sorti della Calabria. I temi su cui lavorare li sappiamo, la sanità è sicuramente quello su cui si punta di più perché è avvertito come prioritario dai cittadini. Il presidente sta cercando in tutti i modi di risolvere questo grosso problema, che comunque riguarda tutto il territorio nazionale».
«Molti impianti sportivi non sono omologati»
Sull’edilizia sportiva Mancuso inquadra due problemi di fondo: «Molte delle strutture esistenti non sono omologate. Dobbiamo, innanzitutto, cercare di mettere a norma questi impianti, anche perché veniamo costantemente sollecitati dalle prefetture e dai Comuni». Ma problema ancora maggiore per la Calabria è «l’assenza di strutture capaci di ospitare grandi manifestazioni che siano a livello interregionale o nazionale. Occorre investire su questo, aprendo un tavolo tecnico e capire dove poter effettuare grossi investimenti ma per un numero ridotto di strutture. Mi riferisco a impianti per l’atletica che potrebbero essere un unicum in grado di ospitare eventi nazionali per avere anche quel turismo sportivo che manca da tempo. Ma anche una pista di automobilismo secondario o qualcosa per il tennis, sport oggi alla ribalta».

Fondi per incentivare i Comuni a fare il Piani spiaggia
Tema prioritario per una regione che punta sullo sviluppo turistico è quello del demanio, l’anticamera per grandi investimenti nel settore balneare. «Occorre un’opera importante perché su 120 comuni calabresi che si affacciano sul mare solo poco meno di 60 hanno il cosiddetto Piano comunale delle spiagge. Una prima cosa da fare è incentivare questi Comuni, anche se dovesse farsi carico l’ente Regione». Il Piano spiaggia – spiega – è indispensabile per garantire le concessioni dal demanio e lo sviluppo dell’area. «In molti casi le amministrazioni locali non hanno la possibilità, i fondi e il personale per poterlo effettuare. Per questo stiamo pensando ad un aiuto economico per i Comuni , perché riteniamo che sia strategico che tutti abbiano un Piano spiaggia». Ma il demanio interessa anche «la linea Sid, quella che divide l’area demaniale da quella comunale che molte volte in località turistiche, come sui lungomari, si tendono a confondere. Quindi lì ci vorrebbe una doppia concessione sia del Comune che del demanio. Noi vogliamo mettere ordine, cercare di individuare una linea che possa dare garanzie e agevolazioni agli esercenti e facilitare le attività. Occupare due metri di demanio pubblico costa minimo 3 mila euro e magari utilizzarla solo l’estate per due mesi è diventato gravoso». Un problema che «non solo inibisce lo sviluppo, ma lo rende complicato a livello burocratico e amministrativo».
Dati allarmi sui Comuni con il Psc
Un discorso che riguarda anche l’urbanistica, ma con dati ancora più allarmanti: «Su 404 Comuni il Psc è presente in circa 60 Comuni. È vero che per gli enti ci sono dei costi, ma è anche vero che se non si inizia non si finisce più. Quindi una cosa è non avere la possibilità finanziaria nei bilanci, una cosa è non volerlo fare o rimandare all’infinito. Io penso che sia necessario, per lo sviluppo della Calabria, che più Psc possibili vengano approvati, perché così si delinea la strategia di sviluppo di quel territorio». Un esempio è la SS280 che collega Catanzaro e l’area industriale di Lamezia: «E’ necessario un tavolo tecnico affinché anche questa venga programmata sui Psc di ogni singolo Comune, perché è un’area che interessa non solo la Calabria centrale ma è al servizio di tutta la regione. Poi questo è il dire, a farlo bisogna che ci siano uomini e donne di buona volontà che cercano concretamente di realizzare questi obiettivi. Noi sicuramente ce la metteremo tutta». (redazione@corrierecal.it)
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