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Odessa, ombre sulla ricostruzione. Il ruolo del calabrese Attilio Malliani

La trasmissione di Raitre fa luce sul faccendiere reggino che ha gestito l’evacuazione degli italiani nella città ucraina colpita dall’attacco russo

Pubblicato il: 15/12/2025 – 10:29
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Odessa, ombre sulla ricostruzione. Il ruolo del calabrese Attilio Malliani

REGGIO CALABRIA Pur non ricoprendo nessun incarico ufficiale, Attilio Malliani, calabrese di nascita trapiantato a Odessa, intrattiene rapporti con membri dell’ambasciata italiana a Kiev e, all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina, si è occupato dell’evacuazione dei suoi concittadini di Odessa. Report – nella puntata in onda ieri sera – si chiede chi è davvero Attilio Malliani: sedicente “ambasciatore di Odessa in Italia” pur non avendo alcuna carica diplomatica.
Ha un ruolo centrale nella ricostruzione della città ucraina colpita dall’invasione russa iniziata ormai quasi 4 anni fa ma – specifica il programma di Sigfrido Ranucci – non ha alcun incarico da parte del ministero degli Affari esteri, piuttosto Malliani millanta vicinanza agli ambienti dei servizi segreti italiani. Ha rapporti stretti con l’ambasciata italiana in Ucraina, per come ricostruito nel servizio andato in onda ieri.
«Sono arrivato per la prima volta a Odessa nel 2002, ho trovato famiglia e due figli», racconta ai microfoni di Report. Sono – i primi duemila – gli anni in cui il faccendiere reggino viene coinvolto in un’inchiesta della Dda per detenzione e spaccio di cocaina: nelle carte si fa anche il nome di Giovanni Tripodi, considerato elemento di spicco della “locale” di Roghudi federata alla potente cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti attiva nel narcotraffico internazionale. «L’indagine ci fu, io fui sentito dalla magistratura ma non ci fu nulla a mio carico», chiarisce Malliani specificando di non aver mai fatto uso di droga. Ma Report cita una intercettazione telefonica in cui un uomo di fiducia di Tripodi racconta a un altro indagato che il proprietario del Covent Garden, pub di Reggio Calabria, fa uso di cocaina: secondo la trasmissione tv si tratta proprio di Malliani. La parabola descritta in prima serata su Raitre si conclude con l’ultima fase della sua attività: con la società in fallimento, Malliani si stabilisce nella città portuale a sud dell’Ucraina, tra vita lussuosa e con la presenza fissa di due guardie del corpo. Fino alla ricostruzione dei giorni nostri. (redazione@corrierecal.it)

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