Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 18:31
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Riti e festività

‘Ndrangheta al Nord, l’affiliazione a Natale del crotonese Cristello. «Quando arrivo, io li faccio tremare tutti»

Negli atti dell’inchiesta Hydra il periodo natalizio emerge come tempo operativo dei clan: a raccontarlo è il pentito De Castro

Pubblicato il: 23/12/2025 – 18:31
di Giorgio Curcio
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
‘Ndrangheta al Nord, l’affiliazione a Natale del crotonese Cristello. «Quando arrivo, io li faccio tremare tutti»

MILANO Il Natale non più come festività o come una semplice cornice cronologica ma una vero e proprio “periodo operativo” per le organizzazioni criminali attive a Milano e più in generale in Lombardia. Declinando “vecchie” abitudini della ‘ndrangheta in Calabria, dunque, anche al Nord gli affiliati (e i futuri tali) durante le festività natalizie vivono periodi di fibrillazioni e novità. E ciò emerge anche dagli atti della corposa inchiesta “Hydra” della Dda di Milano incentrata proprio sulla presenza dei clan calabresi nell’hinterland del capoluogo lombardo, ma soprattutto sull’alleanza strategica e operativa con le famiglie siciliane di Cosa nostra e quelle della Camorra. È durante le festività natalizie del 2008 che viene collocata, in modo esplicito e verbalizzato, un evento specifico, una cerimonia di affiliazione all’interno del locale di Legnano–Lonate Pozzolo, uno dei presìdi storici della ’ndrangheta in Lombardia. Un passaggio che emerge non per suggestione narrativa, ma per dichiarazione diretta resa agli inquirenti: quella del pentito De Castro.

Il profilo

E il riferimento personale è a Giacomo Cristello, nato a Crotone nel 1963, tra gli imputati del processo per il quale l’accusa ha già chiesto 18 anni di reclusione. Perché, secondo gli atti dell’inchiesta Hydra della Dda di Milano, Cristello è una delle figure chiave della locale di Legnano–Lonate Pozzolo, uno dei presìdi storici della ’ndrangheta in Lombardia. Il suo nome emerge non solo per il ruolo operativo all’interno del sodalizio, ma anche per il peso simbolico che gli viene attribuito dagli stessi affiliati. Cristello viene descritto come un soggetto già inserito in circuiti criminali strutturati, con precedenti legati allo spaccio e alle rapine. Un profilo che, secondo quanto riferito, avrebbe contribuito a consolidarne la posizione all’interno dell’organizzazione.



L’affiliazione a Natale 2008

Già perché il pentito, nel corso di un interrogatorio agli atti, ricostruisce l’ingresso di Giacomo Cristello nel locale lombardo, collocandolo temporalmente proprio nel periodo natalizio. «(…) l’avevamo affiliato da poco noi, l’avevo affiliato poco tempo prima che ci arrestassero per Bad Boys, per la locale di Legnano, Lonate Pozzolo… Natale 2008…» «aprimmo due bottiglie così e ce ne andammo…». Il rito si sarebbe svolto, secondo il racconto del pentito, a casa del cognato, fratello dell’ex moglie: «Lo facemmo a casa di mio cognato a Samarate…». E ancora: «Cristello ha sempre spacciato, lui faceva rapine, rapine più che altro… infatti, di Cristello posso dire un evento… un tentato omicidio nei confronti di un certo Pino, però non ricordo adesso il cognome, è avvenuto a casa del padre a Buscate, zona Buscate…».  

«(…) quando arrivo io li faccio tremare a tutti»

Una data precisa, dunque, contestualizzata durante il dialogo il pubblico ministero di Milano e cioè quando l’orizzonte temporale viene ancorato agli eventi immediatamente precedenti alle grandi operazioni giudiziarie che, tra il 2009 e il 2010, avrebbero colpito in modo sistemico la ’ndrangheta al Nord. Sarà poi lo stesso Giacomo Cristello a confermare – a sua insaputa – le dichiarazioni del pentito nel corso di una conversazione registrata il 16 aprile 2021 attraverso un captatore informatico installato sul telefonino di un’altra figura di spicco, Massimo Rosi. «(…) quando arrivo io li faccio tremare a tutti», dice Cristello. «Quando vedono a me devono tremare tutti devono tremare. Dei calabresi si devono spaventare tutti. Tutti!». E poi illustra il suo pedigree criminale di tutto rispetto. «La locale di Legnano, Giacomo Cristello fa parte della locale di Legnano! E quando c’è Cristello alla locale di Legnano, tutto a posto… è quarant’anni che faccio questa vita. Grazie a Dio vedi, i fratelli miei tutti mi vogliono bene, poi te l’ho detto, io mi sono comportato bene…».

La ‘ndrangheta e i propri riti

Il riferimento al Natale del 2008 assume così un valore che va oltre il singolo episodio. Segna una fase storica: un momento in cui le locali al Nord sono già pienamente operative, strutturate, in grado di celebrare affiliazioni e consolidare ranghi. Il Natale del 2008, così come emerge dall’inchiesta Hydra, è paradigmatico: mentre va avanti al festa civile e religiosa, la ‘ndrangheta a Milano celebra i propri riti. (g.curcio@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

Argomenti
Categorie collegate

x

x