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Statale 106, aeroporti, Gioia Tauro e (forse) l’Alta Velocità. Le “leve” per rompere l’isolamento

Il Piano programmatico della Regione mette in evidenza gli investimenti in infrastrutture strategiche per connettere la Calabria all’Europa

Pubblicato il: 24/12/2025 – 13:36
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Statale 106, aeroporti, Gioia Tauro e (forse) l’Alta Velocità. Le “leve” per rompere l’isolamento

CATANZARO Missione: “Rompere l’isolamento”. In comune la Statale 106, il trasporto ferroviario, il sistema aeroportuale e portuale della Calabria hanno un elemento: sono infrastrutture che rappresentano «la leva per la crescita». Lo rimarca la Giunta regionale nel Piano programmatico della Regione Calabria, contenuto nei documenti di bilancio approvati nei giorni scorsi, il Defr 2026-2028 che «programma il più vasto piano di investimenti della storia recente, con l’obiettivo di connettere la Calabria all’Europa attraverso i corridoi Ten-T». In un contesto comunque ancora da decifrare in pieno – a esempio, l’Alta Velocità resta una “incognita”, al di là delle rassicurazioni governative (ieri comunque il governatore Roberto Occhiuto ha rilanciato la richesta del miliardo per il tratto fino a Praia) – gli investimenti per la Calabria sono comunque ragguardevoli.

La nuova Statale 106 “Jonica”

La prima “leva” è la Statale 106. «La “Strada della Morte” – si legge nel Defr della Giunta regionale – diventerà un’arteria di sviluppo a quattro corsie. Grazie ai 3,8 miliardi di euro di fondi statali già stanziati e blindati, nel triennio si vedrà l’apertura dei grandi cantieri: Tratta Nord (Sibari-Corigliano Rossano) – avvio lavori nel 2025 con avanzamento sostanziale nel biennio successivo. Tratta Catanzaro-Crotone – cantierizzazione immediata per rompere l’isolamento storico del crotonese. Tratta Sud (Catanzaro-Reggio Calabria): Completamento della progettazione esecutiva entro il 2027».

Trasporto ferroviario

I programmi dell’amministrazione regionale: «Il futuro viaggia su ferro. L’opera simbolo sarà la Galleria Santomarco, un’infrastruttura da oltre 2 miliardi di euro che permetterà all’Alta Velocità di raggiungere Cosenza e connettersi al porto di Gioia Tauro. L’approvazione del progetto esecutivo è attesa per i primi mesi del 2026, con immediato avvio dei lavori. Contemporaneamente, si completerà l’elettrificazione della linea Jonica ed entreranno in servizio 10 nuovi treni (modelli Blues e Pop) a partire dal 2026, rinnovando una delle flotte più vetuste d’Italia».

Il sistema aeroportuale e portuale

Nella strategia della Giunta guidata dal presidente Roberto Occhiuto c’è la prosecuzione del piano di rilancio degli aeroporti. «I numeri – si evidenzia – danno ragione alla strategia della “Calabria che vola”: con il superamento della soglia dei 4 milioni di passeggeri previsto tra il 2025 e il 2026, il sistema aeroportuale calabrese si conferma motore del turismo». E la portualità, poi: «Nei prossimi anni dovremo promuovere iniziative di project financing per sviluppare una rete di porti turistici in regione. Il Porto di Gioia Tauro, primo hub italiano per il transhipment, evolverà verso la logistica intermodale. La costituzione dell’Area Doganale Unica e dell’operatore multimodale (Mto) – rimarca la Giunta – permetterà di lavorare le merci in loco, creando valore aggiunto e occupazione nel retroporto, realizzando finalmente quel “ponte logistico” verso l’Europa che la geografia ha regalato al territorio calabrese. Anche i porti di Corigliano Rossano e di Crotone dovranno accogliere investimenti industriali che ne valorizzino la loro funzione di spokes logistici sullo Jonio meridionale». (a. cant.) (2-Continua)

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