Tommaso Napoli non basta. Il debutto del mister sulla panchina non evita al Cosenza la delusione del pareggio sul campo del Noto, un risultato che stronca, almeno momentaneamente, le ambizioni di alta classifica del sodalizio rossoblù. Il campionato è lungo e ancora nulla è perduto, ma l’atteso – e necessario – cambio di marcia non c’è stato.
Eppure la giornata era iniziata nel migliore dei modi. Il Cosenza passa al primo vero affondo, con Mosciaro che prende palla, semina un paio di difensori e finisce a terra in area di rigore per l’intervento di Piazza. Palla da un lato, portiere dall’altro e Lupi in vantaggio dopo appena otto minuti.
L’atteggiamento tattico del Cosenza, schierato da Napoli con il 4-4-1-1, resta quello giusto, con i rossoblù che restano in attacco per chiudere la partita. Arcidiacono e Mosciaro sfiorano il raddoppio in più occasioni mentre i siciliani non riescono a rendersi pericolosi. La pressione dei ragazzi di Napoli è costante, ma quando l’arbitro fischia il riposo il risultato è ancora bloccato sull’uno a zero.
Nella ripresa il Noto effettua due cambi mentre il Cosenza conferma l’undici titolare. Gassama, Longobardi e Marano, i giocatori che hanno nel loro bagaglio tecnico la giocata capace di mettere il risultato in cassaforte, restano in panchina. Napoli preferisce non modificare l’assetto della squadra che ha praticamente dominato il primo tempo, ma le cose vanno diversamente.
Il Noto si fa più spigliato e intraprendente. E anche se il Cosenza continua a palleggiare con disinvoltura i padroni di casa riescono ad alzare il baricentro e iniziano a rendersi pericolosi.
Al 18’ il patatrac: un rinvio lungo della difesa siciliana scavalca tutto il centrocampo rossoblù, con Rizzi che riesce ad anticipare la difesa e a presentarsi solo davanti a Franza, che in uscita lo mette a terra.
L’arbitro fischia il rigore, Fontanella trasforma e i sogni di gloria del Cosenza finiscono qui.
Napoli sostituisce subito Romano con Marano. Poi entrano anche Gassama e Longobardi, ma il Noto chiude gli spazi e al triplice fischio le due squadre si dividono la posta in palio.
Vincendo lunedì, l’Hinterreggio si porterebbe a più nove in classifica. Per Napoli c`è ancora molto lavoro da fare ma a questo punto il tempo stringe.
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