Catanzaro (78) e +5 punti che sale in cattedra in Calabria, con Crotone distaccata di una sola lunghezza (é 79/ma) mentre Vibo Valentia precipita perdendo 11 punti e collocandosi al 102/mo posto. E ancora: Reggio (92ma) che risale di due posizioni e Cosenza (96ma) che ne lascia sul terreno 3. E` il quadro della Calabria che emerge dalla 23/ma edizione della Qualità della vita nelle province italiane del Sole 24 Ore.
A dominare è la crisi economica che morde più che altrove nelle contrade calabresi. Al capoluogo regionale spetta la palma, se così si può dire, per il benessere e livello calabrese con la posizione migliore: 82/ma. Nel dettaglio, Catanzaro presenta un pil pro-capite nel 2011 pari a 17.004 mentre Crotone è il fanalino di coda nazionale con 13.089. La città pitagorica è ultima nella graduatoria nazionale anche per i depositi (7.728), mentre a Catanzaro, invece, l`importo medio della pensione sociale si ferma a 429 euro (il più basso del Paese). Il capitolo Affari e Lavoro vede Crotone,(84/ma), primeggiare su scala regionale, seguita da Catanzaro (88), Cosenza (102) e Vibo (104) con Reggio in coda appaiata ad Agrigento (106). Unica, flebile, luce nella graduatoria, sempre nel crotonese, è la presenza di imprenditori under 30 che colloca quella realtà al 26/mo posto.
Debacle tutta calabrese per il comparto Servizi, ambiente e salute: le cinque province occupano le postazioni dalla 99/ma, appannaggio di Cosenza, alla 107, ultimo gradino nazionale che spetta a Crotone. A pesare negativamente sono la copertura della banda larga, la pagella ecologica, la sanità con un tasso di emigrazione molto alto e la giustizia lumaca.
Bassa l`incidenza di divorzi e separazioni nella regione, evidenzia il rapporto, con Vibo Valentia che segue al secondo posto Piacenza nella classifica nazionale con Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone tra le prime sei.
Si conferma la particolarità, già emersa lo scorso anno, della situazione sicurezza in Calabria con Crotone al terzo posto assoluto nella graduatoria tra le città più tranquille. Seguita da Catanzaro (18), Cosenza (25), Reggio (28) e Vibo Valentia (44). Praticamente inesistenti rapine e microcriminalità nella città di Pitagora che è seconda in Italia e prima se si guarda agli scarsi episodi di appartamenti svaligiati. Il trend negativo dei delitti vede sempre la città ionica al primo posto.
Tempo libero questo sconosciuto in Calabria con posizioni di assoluta retroguardia per i capoluoghi calabresi su fruizione di librerie, spettacoli (in questo caso Crotone e Vibo in coda ma a non molta distanza da Cosenza e Reggio) e scarso appeal turistico in genere.
Clemente Angotti (Ansa)
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