Questo pomeriggio il compagno Damiano Guagliardi, membro della direzione nazionale e della segreteria regionale di Rifondazione Comunista, è stato integrato nel ruolo di consigliere regionale della Calabria. A nome di tutto il partito, gli faccio gli auguri di buon lavoro. Con questo atto, conseguenza di eventi del tutto fortuiti, si pone parzialmente termine alla paradossale vicenda di cui è stato vittima il Prc ed i suoi elettori, che dopo aver superato la soglia di sbarramento e conquistato due seggi nel consiglio regionale, si sono ritrovati subito dopo le elezioni senza rappresentanza per una questione di calcolo personale.
Nonostante le circostanze sfavorevoli, in questi due anni e mezzo abbiamo continuato nella società il nostro lavoro di opposizione sociale al governo delle destre. Adesso i comunisti hanno uno strumento in più per battersi contro una giunta regionale incapace operativamente e reazionaria politicamente la cui azione sta aggravando le condizioni di disperazione in cui è costretto a vivere il popolo calabrese.
Cominceremo a fare opposizione anche nel consiglio regionale, continuando a farla nella società. Faremo quell’opposizione che è mancata fino ad oggi. Faremo l’opposizione che non hanno fatto i trasformisti di professione; faremo l’opposizione che non ha fatto il Partito democratico calabrese, che con le sue guerre interne ha anticipato in Calabria l’implosione avvenuta in questi giorni a livello nazionale. Un’implosione della quale c’è poco da stare contenti: ne pagheremo le conseguenze tutti noi, cittadini comuni e popolo di sinistra che rischieremo di vederci propinare il governissimo delle banche e del capitalismo finanziario, contro il quale lo stesso Pd ha tuonato prima e dopo le elezioni politiche del febbraio scorso. Ne abbiamo pagato e ne paghiamo le conseguenze i calabresi, che stiamo subendo da due anni e mezzo lo strapotere incontrastato della giunta Scopelliti, senza che vi sia la più pallida prospettiva di mettere insieme le forze dell’alternativa.
Le emergenze da affrontare sono tante, in primis la disperazione sociale: disoccupazione e carovita stanno prostrando le famiglie, che hanno la difficoltà a portare in tavola due pasti al giorno. Poi tutto il resto. La mondezza sta divorando le nostre città ed i nostri paesi, nell’inerzia più snervante di quelle istituzioni che hanno sperperato miliardi di euro in nome di un’emergenza che nel corso degli anni è stata aggravata invece che risolta. I nostri mari sono sporcati dai liquami di depuratori inesistenti o inefficienti, anche in questo caso nonostante lo sperpero di miliardi di euro da parte di un ufficio commissariale per la cui qualifica è difficile trovare l’aggettivo adatto. La Sorical, società ormai superata dal referendum per l’acqua pubblica, continua a spadroneggiare sulla nostra sete. Il turismo arranca sotto i colpi dello stato centrale che pratica politiche infrastrutturali criminali (l’incidente ferroviario di Rossano docet) e della giunta Scopelliti che ci mette del suo, con la revoca dei bandi per gli aiuti al miglioramento ed allo sviluppo delle attività imprenditoriali di settore. Il trasporto pubblico locale, sia gommato che ferroviario, è ridotto ai minimi termini insieme alla principale azienda pubblica. Tutto questo mentre le uniche prospettive di sviluppo che vengono messe a disposizione sono i megaparchi eolici e fotovoltaici, le megacentrali termoelettriche, la bomba atomica del rigassificatore nel porto di Gioia Tauro.
Su queste emergenze porteremo in consiglio regionale le proposte che abbiamo fatto nella società in questi anni. Lo faremo con la nostra solita disponibilità al confronto ed alla collaborazione con tutti i soggetti di buona volontà, senza tuttavia rinunciare alla nostra autonomia ed alla nostra dignità di partito comunista, che opera e combatte per un altro mondo possibile.
*Segretario regionale del Prc
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