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OPERAZIONE DEUS | Colpito il clan Crea, coinvolti anche tre ex consiglieri comunali

REGGIO CALABRIA Ci sono anche tre ex consiglieri comunali fra i sedici affiliati al clan Crea arrestati alle prime ore di questa mattina a Rizziconi, piccolo centro della Piana di Gioia Tauro, nell…

Pubblicato il: 03/06/2014 – 22:00
OPERAZIONE DEUS | Colpito il clan Crea, coinvolti anche tre ex consiglieri comunali

REGGIO CALABRIA Ci sono anche tre ex consiglieri comunali fra i sedici affiliati al clan Crea arrestati alle prime ore di questa mattina a Rizziconi, piccolo centro della Piana di Gioia Tauro, nell’ambito dell’operazione “Deus”. Per ordine del gip, su richiesta della Dda di Reggio Calabria, dalle prime ore dell’alba gli uomini della squadra mobile di Reggio Calabria e dello Sco di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del boss Teodoro Crea, pluripregiudicato per reati di mafia, già arrestato nel 2006 dopo un lungo periodo di latitanza e altre quindici persone, fra cui molti dei suoi familiari, inclusi la moglie, i figli e la nuora e, uomini del clan, tutti accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. 

Nello specifico, assieme al capo storico del clan, per ordine del gip di Reggio Calabria sono state arrestate la moglie Clementina Burzì, la figlia Marinella Crea e la nuora Maria Grazia Alvaro – tutte sottoposte alla misura degli arresti domiciliari – mentre ancora si cerca il figlio Giuseppe, latitante. Ma in manette sono finiti anche tre ex consiglieri comunali di Rizziconi – Vincenzo Alessi, Girolamo Cutrì e Domenico Rotolo – come pure elementi di spicco della ‘ndrina di Rizziconi come Antonio Crea “u Malandrinu”, Domenico Crea “Scarpa lucida”, Teodoro Crea “u biondu” e Domenico Russo “u Malandrino”. Ma fra i destinatari della misura cautelare in carcere ci sono anche gli imprenditori di Villa San Giovanni Osvaldo e Giuseppe Lombardo, mentre il gip ha disposto i domiciliari per Vincenzo Tornese e Domenico Perri.

Stando a quanto emerge, sarebbero stati proprio i Crea i veri registi delle manovre che nel 2011 hanno determinato il crollo dell’amministrazione guidata dal sindaco Antonino Bartuccio, naufragata a causa delle dimissioni della maggioranza più uno dei consiglieri. Una vicenda finita al centro dell’indagine che oggi ha portato all’arresto del boss Crea e dei suoi familiari, padroni incontrastati del piccolo centro della Piana e delle sue istituzioni. Collegato ai potentissimi Piromalli di Gioia Tauro, agli Alvaro di Sinopoli, ai Santaiti di Seminara, ai Rugolo-Mammoliti di Castellace, il clan Crea era stato già in passato duramente colpito dalle attività investigative della Procura di Reggio Calabria, che aveva svelato il controllo quasi totale dei Crea anche sul Comune, sciolto per mafia nel 1995 e nel 2000.
Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza, sono stati sequestrati beni per un valore complessivo stimato in oltre 5 milioni di euro. (0050)

Alessia Candito

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