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Il centrosinistra a Reggio scalda i motori

REGGIO CALABRIA Sulla data non c’è ancora certezza, sui candidati qualcuna già c’è. Il centrosinistra si rimette in cammino a Reggio Calabria con l’obiettivo di riprendere in mano il Comune do…

Pubblicato il: 03/06/2014 – 22:00
Il centrosinistra a Reggio scalda i motori

REGGIO CALABRIA Sulla data non c’è ancora certezza, sui candidati qualcuna già c’è. Il centrosinistra si rimette in cammino a Reggio Calabria con l’obiettivo di riprendere in mano il Comune dopo la lunga parentesi del centrodestra e dopo l’esperienza commissariale. Il nome del candidato del sindaco verrà designato attraverso le primarie. Ai nastri di partenza ci saranno due eredi di famiglie politiche di rilievo della città: Giuseppe Falcomatà – figlio di Italo, sindaco della Primavera di Reggio – e Mimmo Battaglia – figlio di Piero, il sindaco del discorso alla città poi divenuto famoso assieme ai Moti del 1970. Assieme a loro dovrebbe essere della partita Enzo Amodeo, uno dei medici più conosciuti in città e non nuovo a esperienze politiche. Si parla pure di un possibile quarto candidato, magari espressione della sinistra radicale che alle ultime europee si è ritrovata sotto la bandiera di Tsipras. I nomi più gettonati sono quelli dei docenti universitari Tonino Perna e Domenico Gattuso.
Con ogni probabilità in riva allo Stretto si tornerà al voto in concomitanza con le regionali nel prossimo autunno. Dunque, il tempo per riflettere non è molto. Ne è convinto Falcomatà, che spinge per celebrare le primarie già domenica 29 giugno e ha una ricetta per abbattere i costi di tale competizione. «La prima proposta – spiega l’ex consigliere comunale del Pd – è: gazebo in piazza. Scegliere una piazza per ogni circoscrizione e allestirvi il seggio elettorale. Questo comporterebbe due effetti positivi: abbattere quasi totalmente i costi e rendere più facilmente individuabili i luoghi dove poter votare. Al termine delle primarie, inoltre, i gazebo resterebbero ai circoli e sarebbero utilizzabili per altri appuntamenti. A questo punto i costi sarebbero relativi soltanto alla stampa delle schede elettorali. Ecco la seconda proposta: pagamento delle spese di tipografia a carico dei partiti e dei movimenti che partecipano alle primarie. La suddivisione delle spese comporterebbe una quota pro capite sostenibile per tutti». Per Falcomatà «al momento del voto, infine, sarà possibile da parte dei cittadini dare un contributo volontario di partecipazione. In questo caso, si potrebbe pensare di devolvere il ricavato ad un’associazione (da individuare) che opera concretamente nel sociale».

Apparentemente più calma la situazione nel centrodestra. Per prima cosa si dovrà capire se Forza Italia e Nuovo centrodestra riusciranno a trovare un accordo per condurre assieme questa competizione. I fedelissimi di Scopelliti vorrebbero puntare sull’ex assessore comunale e attuale commissario dell’Asp di Reggio Franco Sarica mentre i forzisti dell’area Foti-Nicolò-Raffa starebbero lavorando a una candidatura in grado di rompere con gli schemi del passato. Sembra definitivamente naufragata la candidatura del senatore Nico D’Ascola, su cui nei mesi scorsi si è fatto un gran parlare. (0030)

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