CATANZARO Dal 23 giugno la Fondazione Tommaso Campanella sospenderà tutte le attività per le unità operative non oncologiche. E’ quanto è emerso da una conferenza stampa indetta a Catanzaro dai dirigenti della Fondazione. “Gli eventi – ha detto il direttore generale Mario Martina – sono precipitati. Dal 23 giugno, espletate le dimissioni per i paziente ricoverati, non potremo piu’ far fronte alle unità operative non oncologiche. Con l’aria non si comprano farmaci e non si retribuiscono i dipendenti. Nell’ultimo mese abbiamo subito un pignoramento di 73mila euro prima e 545mila euro in questi giorni da parte di casa farmaceutiche nostre creditrici. La nostra credibilità con loro è pari a zero ed è ovvio che non vogliono più farci credito”.
“La Regione – ha sostenuto ancora il dg della Campanella – si era impegnata, per far fronte al trasferimento, ad erogare 26 milioni di euro all’anno all’azienda Mater Domini, ma quel trasferimento non è mai stato fatto e le unità operative non oncologiche sono rimaste a noi senza che ci fossero trasferiti i fondi per garantire il loro corretto trattamento. Non possiamo prenderci la responsabilità di conseguenze anche gravi dovute a mancanza di farmaci. A oggi alla Fondazione sono stati erogati 8 milioni e 400 mila euro per far fronte alle unità sia oncologiche che non oncologiche, meno dei 10 milioni di euro per i quali la Regione si era impegnata nel decreto”.
“Il 19 maggio – ha detto ancora Martina – ho inviato alle parti una lettera, rappresentando loro la situazione che si sarebbe andata a creare. L’unico a rispondere è stato il prefetto Raffaele Cannizzaro, che ci riceverà martedì 17. Se in quella sede troveremo una soluzione, dal 18 il provvedimento preso oggi sarà sospeso. Altrimenti l’alternativa è la chiusura da qui ad un anno. Gli stipendi del personale destinato alle unità non oncologiche sono stati pagati fino ad aprile 2014. Da maggio non abbiamo più i titoli, né soldi per farlo”. (0020)
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