COSENZA Antonio Gentile si rivolge a tutti i potenziali alleati del Nuovo Centrodestra. Forza Italia, Udc, Fratelli d’Italia, Cdu, Psi-Pri-Pli. Tutti i leader – da Jole Santelli a Mario Tassone a Gino Trematerra – sono chiamati a raccolta, «affinchè ci si veda entro fine settimana: non possiamo piu perdere tempo, nè portare avanti meline autolesioniste che servirebbero solo a consegnare in largo anticipo la Regione ai nostri avversari». L’appello accorato serve a ribadire un altro appello. Sempre accorato e rivolto al primo pensiero politico del senatore e coordinatore regionale dell’Ncd: «Da un mese e mezzo sto parlando di primarie e ho visto che ormai l’idea è condivisa dalla stragrande maggioranza di dirigenti ed elettori di Forza Italia (ma bisognerebbe chiedere conferma alla coordinatrice regionale Jole Santelli, ndr), da esponenti autorevoli e di primo piano di quel partito che io rispetto e al quale chiedo, ora, di fare presto.
Dobbiamo vederci entro fine settimana e stabilire un percorso chiaro: se Forza Italia riesce a esprimere un nome che però sia condiviso dalla maggioranza delle sue rappresentanze istituzionali e che abbia i requisiti di buona amministrazione, di consenso popolare, allora prenderemo subito atto di questa informazione e convocheremo i nostri dirigenti ed elettori. Se dovessimo ancora aspettare Godot ci rivolgeremmo allora a Roma, chiedendo ai vertici dei partiti di definire la vicenda calabrese e di trovare una soluzione: per noi, è indispensabile privilegiare il territorio per poter avere chanche di vittoria».
Gentile, in ogni caso, ritiene «che la strada delle primarie sia la più importante, quella che coinvolge l’elettorato e i cittadini e amplia i confini della coalizione.
Mi auguro che si capisca che perdere tempo non giova a nessuno, così come attardarsi in polemiche e dietrologie senza senso sui giornali o , peggio ancora, contribuire indirettamente a un referendum mediatico sulle persone, inseguendo quello più nuovo o quello più di moda: è importante vincere».
Ncd rinuncia «a qualsiasi pretesa, pur essendo certi di avere un consenso amministrativo superiore a quello registrato alle elezioni europee: tutto questo non significa, però, accettare supinamente tempi, percorsi e scelte che inevitabilmente porterebbero a perdere le elezioni autunnali». Servono «segnali chiari entro questo fine settimana – conclude Gentile – e in caso contrario sarà Roma ad assumersi le responsabilità delle scelte. Abbiamo l’opportunità di rendere la Calabria, storicamente vocata alle sperimentazioni, terra di avanguardia per scegliere insieme ai cittadini il miglior candidato /a possibile: non comprenderlo sarebbe un errore fatale».
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