CASSANO ALLO JONIO Speranza ed entusiasmo si respirano tra i malati ricoverati nell’Hospice “San Giuseppe Moscati” di Cassano allo Jonio per la visita di Papa Francesco. La struttura sanitaria si occupa di cure palliative e terapia del dolore. Il responsabile dell’Hospice, Francesco Nigro Imperiale, ha detto che «la visita del Papa è un evento molto importante sia perché non capita tutti i giorni che un Pontefice venga a visitare un ospedale di periferia e sia perché la visita pastorale che il Santo Padre farà a Cassano sta suscitando tanta gioia, tanto entusiasmo e tanta speranza proprio perché Papa Francesco rappresenta una figura molto amata per l’attenzione che rivolge soprattutto agli ammalatati, ai sofferenti agli umili e ai bisognosi». «Siamo grati a monsignor Galantino, vescovo di Cassano e segretario generale della Cei – aggiunge – per essersi speso affinché Papa Francesco, durante la visita pastorale, visitasse anche l’Hospice e portasse la sua presenza e la sua parola in un luogo dove, purtroppo, il dolore e la sofferenza sono di casa. Poter stringere la mano al Santo padre permetterà ai nostri ospiti di vivere un momento che mai avrebbero immaginato di poter vivere e sicuramente allevierà le loro sofferenze».
EMOZIONE TRA I DETENUTI DI CASTROVILLARI
C’è grande emozione tra i detenuti del carcere di Castrovillari che attendono l’arrivo di Papa Francesco.
Nell’istituto penitenziario fervono i preparativi per la visita di sabato mattina e c’è grande ansia per le parole che Papa Francesco pronuncerà durante il suo discorso. La visita vedrà due distinti momenti. Il Papa vedrà, in una visita strettamente privata, prima il personale impiegato nel carcere e le loro famiglie e successivamente incontrerà i detenuti. Ad accogliere il Pontefice ci saranno due bambini. I detenuti sono ansiosi di incontrare Papa Francesco e di ascoltare le sue parole. La visita di sabato è considerata da tutti i detenuti un grande evento al quale si stanno preparando con grande attenzione. L’istituto penitenziario di Castrovillari è stato ultimato nel 1984 ed è entrato in funzione nel 1995, ha una capienza di circa 140 posti ma ospita, secondo i dati forniti nel 2013 dai sindacati della polizia penitenziaria, oltre 220 persone. Il carcere è collocato al di fuori del centro abitato. Ospita detenuti di sesso sia maschile che femminile. Il settore femminile è collocato in un palazzina che si articola su tre livelli mentre in una palazzina distinta si colloca il maschile, articolata sempre su tre piani. Nell’Istituto sono presenti i corsi per il conseguimento della licenza elementare, media inferiore e superiore (alberghiero e ragioneria). (0050)
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