CATANZARO «La spirale criminale che sta attraversando il territorio della valle del Reventinio deve essere attenzionata con maggiore pervasività dalle Istituzioni e dalla forze dell’ordine». È quanto scritto in un comunicato congiunto delle segreterie della Cgil Calabria e della Cgil Catanzaro-Lamezia. «Siamo preoccupati – prosegue la nota – per il livello di violenza con il quale la criminalità ammazza tra le strade e nei luoghi pubblici. Dopo il duplice omicidio al quale abbiamo assistito attraverso i network nazionali, l’ultimo episodio ai danni di un imprenditore edile, deve far accendere i riflettori sulla legalità e sulla sicurezza di un’aria ad alta densità produttiva. La Cgil è preoccupata, anche perché è nel mondo dell’edilizia e degli appalti che principalmente si sono consumati in questa terra efferati delitti e guerre di mafia. Soprattutto è cresciuta la pervasività con la quale vengono colpiti gli imprenditori e le attività commerciali tra i quali anche il presidente di Confindustria Catanzaro». «Per questo sarebbe utile e fondamentale – aggiunge la Cgil – che il ministero della Giustizia intensifichi gli organici dei magistrati: il grido d’allarme lanciato nelle settimane precedenti da parte delle associazioni non rimanga inascoltato. Occorre, inoltre, rafforzare le misure di polizia ed il controllo del territorio da parte dello Stato, cambiare la legislazione che regola il ciclo degli appalti, per rendere arduo alla criminalità organizzata di infiltrarsi. Abbiamo chiesto più volte al governo di farsi carico dei vari appelli lanciati dalla magistratura, dagli imprenditori, dalle associazioni che lottano per affermare la legalità affinché si intensifichino le misure di sicurezza; aspettiamo impazienti un segnale serio in questa direzione che rinvigorisca, almeno sul piano emotivo, la gente per bene di Calabria che vuole vivere e lottare per una terra libera dalla criminalità». (0090)
x
x