LAMEZIA TERME Se alla “questione morale” attualmente tutta interna al Pd calabrese, si aggiungono dicotomie superate, rimane «poco spazio alla sana competizione politica». A dirlo è Mario Melfi, coordinatore di Sinistra ecologia e libertà, che per mezzo di una nota si è espresso sulle primarie del centrosinistra. Che appare in questi giorni in fermento, perché impegnato, com’è noto, nella corsa per il candidato a governatore della Regione che sarà scelto nella tornata elettorale del 21 settembre.
Il riferimento è all’«abitudine – ha spiegato l’interessato – di articolare i candidati – Gianluca Callipo, Mario Oliverio e Gianni Speranza – secondo i parametri del “giovane-anziano” o dell’ “inesperto-esperto”»: non tiene più, per Melfi, questo modo di “pubblicizzare” i candidati politici, tanto più che questi ultimi «da alcuni anni – ha proseguito – gestiscono la cosa pubblica e, quindi, almeno in parte, sono conosciuti nel modo di fare. Per ciò non mi appassiona il tema generazionale, specie in una Regione mortificata dai suoi stessi figli, che ha sprecato l’opportunità di amministrare bene gli ingenti Fondi Comunitari erogati da 20 anni, priva di lavoro e fatta di una legalità malata».
«Sarebbe pertanto veramente surreale – ha continuato – ridurre lo scontro tra i candidati all’età anagrafica perché, oggi più di ieri, i cittadini sono messi nella condizione di scegliere un futuro percorso regionale su elementi certi».
«Inoltre ognuno dei tre candidati – ha proseguito ancora Melfi – ha un suo curriculum vitae, e ognuno di loro presenterà un programma ai calabresi che non potrà che partire dal proprio vissuto».
Ai calabresi, dunque, la scelta, per quanto l’esponente di Sel non ha mancato di indirizzare un endorsement a Gianni Speranza, «rafforzato – ha spiegato – dalla visione che ho di questa regione, che mi spinge a votare e sostenere l’attuale sindaco di Lamezia, città che non è capoluogo ma che comunque è tra le più popolose».
C’è poi il «problema della legalità», indicato da Melfi come il principale deterrente dello sviluppo della Calabria: «Non c’è crescita – è l’amara conclusione del componente di Sinistra ecologia e libertà – se questa viene minata alla base, né possono esserci infrastrutture, servizi, trasporti, che possono rilanciare la regione se mancano codici etici. Da questo punto di vista è innegabile – è il parere dell’interessato – che Speranza si sia speso molto e continui a spendersi per l’affermazione della legalità nella Regione. Non ho avuto remore a definirlo una “icona” e se qualcuno dovesse trovare spropositato questo vocabolo, certamente non può non condividere che Gianni rappresenti un esempio da indicare anche alle future generazioni su un tema che trova molti politici distratti».
Prevedibile, a questo punto, la “stoccata” conclusiva che Melfi indirizza ai rimanenti candidati: «mi è difficile pensare – è infatti quanto ha affermato – che la partita delle primarie possa racchiudersi in una conta Callipo-Oliverio: nonostante i rapporti di forza partitici, penso infatti che la candidatura di Gianni Speranza riapra la partita e noi – ha concluso – siamo pronti a giocarla fino in fondo».
Zaira Bartucca
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