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Voli Torino-Reggio, la soluzione passa dal Piemonte

REGGIO CALABRIA Non accennano a placarsi le polemiche dopo la cancellazione dei voli da Torino anche per la Calabria da parte di Alitalia in seguito alla decisione di Etihad di filtrare il traffico s…

Pubblicato il: 08/09/2014 – 9:12
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Voli Torino-Reggio, la soluzione passa dal Piemonte

REGGIO CALABRIA Non accennano a placarsi le polemiche dopo la cancellazione dei voli da Torino anche per la Calabria da parte di Alitalia in seguito alla decisione di Etihad di filtrare il traffico sull’aeroporto romano di Fiumicino. Dal Piemonte, dove è presente una folta comunità calabrese, si sta cercando una soluzione, tant’è che si sono mossi anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, e il presidente della Regione, Sergio Chiamparino. Da quest’ultimi è partita la richiesta di un intervento dal parte del governo, mentre l’aeroporto di Caselle è già al lavoro per garantire con altre compagnie aeree i collegamenti cancellati. Per l’utenza calabrese le cancellazioni disposte da Alitalia vengono giudicate estremamente penalizzanti. D’altro canto le rotte da Torino verso il Sud, come confermato anche dagli stessi vertici Sagat, la società che gestisce lo scalo torinese, fanno registrare altissimi coefficienti di riempimento dei voli e rappresentano una potenzialità per altri vettori.
Oggi è in programma un incontro che vedrà allo stesso tavolo Fassino, Regione, Camera di commercio, Unione industriale, Giuseppe Donato e Roberto Barbieri, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Sagat.
Domani invece lo stesso Fassino, che ha chiesto anche l’intervento del premier Matteo Renzi e del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, incontrerà l’ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio. Tra le ipotesi in campo quella di una base a Torino di Ryanair, già formulata dallo stesso vettore low cost nei mesi scorsi. Nel frattempo i vertici della Sagat fanno sapere che «il taglio dei voli deciso da Alitalia non interessa solo Torino ma tutti gli scali del Nord ad eccezione di Milano. La vicenda – prosegue la società – presenta comunque dei contorni anomali poiché se è legittimo che un’azienda possa riorganizzare la propria offerta, il tempo strettissimo intercorso tra le scelte del cda di Alitalia e l’effettiva soppressione delle rotte, un solo mese, pone gli aeroporti in ulteriore difficoltà. Quanto alla “non redditività” delle tratte coinvolte dalle drastiche e repentine scelte della compagnia – sottolinea ancora la Sagat – questa riguarda esclusivamente il gruppo Alitalia e la sua organizzazione».

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