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Nucera: nessun patto elettorale con i Condemi

REGGIO CALABRIA A suo parere la vicenda «ha assunto un enorme quanto assolutamente ingiustificato clamore mediatico, esclusivamente dettato» dal suo ruolo di uomo pubblico e «non di certo dai capi …

Pubblicato il: 04/10/2014 – 9:19
Nucera: nessun patto elettorale con i Condemi

REGGIO CALABRIA A suo parere la vicenda «ha assunto un enorme quanto assolutamente ingiustificato clamore mediatico, esclusivamente dettato» dal suo ruolo di uomo pubblico e «non di certo dai capi di imputazione provvisoriamente contestati che già prima facie si presentano assolutamente inconsistenti oltre che palesemente infondati». È quanto afferma il consigliere regionale Giovanni Nucera, a cui nei giorni scorsi il pm Stefano Musolino ha fatto notificare un avviso di conclusione indagini relativo alle accuse di corruzione elettorale emerse nel corso del dibattimento al processo “Alta Tensione 2”
«Dagli articoli di stampa, così come dal capo di imputazione – sostiene Nucera – sembrerebbe che lo scrivente, sino ad oggi assurto agli onori delle cronache giudiziarie come vittima di un grave atto intimidatorio, abbia invece stretto un patto elettorale con tali Condemi e abbia finanche promesso contributi di favore nelle relazioni tra l’Aterp e soggetti inseriti nelle graduatorie per le assegnazioni alloggi, trasformandosi così da vittima ad indagato. Quel che desta maggiore sgomento – aggiunge il consigliere regionale ex Pdl – è il fatto che siano state proprio le dichiarazioni dei testimoni indicati a discarico degli imputati per il reato consumato ai miei danni ad aver indotto gli inquirenti alla redazione del capo di imputazione. Dichiarazioni – prosegue – recepite in maniera asettica ed acritica, senza aver previamente verificato l’attendibilità e credibilità dei testimoni e senza aver indagato sulla sussistenza di eventuali ragioni di astio o di altri interessi che possano aver “inquinato” il loro narrato. Sarà, quindi, compito dei miei difensori, gli avvocati Natale Polimeni e Antonino Priolo, dimostrare e documentare ciò che è palese, nonché illustrare la normativa che disciplina la materia dell’assegnazione degli alloggi popolari, come anche supportare le tesi difensive chiedendo all’ufficio di Procura l’audizione di testi al fine di confermare l’inesistenza dei paventati patti elettorali».

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