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Centro di prima accoglienza di Crotone, presentata un'interrogazione parlamentare

CATANZARO I deputati del Pd Enza Bruno Bossio e Khalid Chaouki hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano per accertarsi che non si siano verificate «violazioni dei…

Pubblicato il: 16/10/2014 – 13:57
Centro di prima accoglienza di Crotone, presentata un'interrogazione parlamentare

CATANZARO I deputati del Pd Enza Bruno Bossio e Khalid Chaouki hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano per accertarsi che non si siano verificate «violazioni dei diritti umani» nei confronti di 124 migranti siriani sbarcati il 10 ottobre scorso, tra cui 32 donne e 21 minori accompagnati, presso il centro di prima accoglienza (Cara) “Sant’Anna” di Crotone. Infatti, «secondo alcune segnalazioni – si legge in una nota dei due parlamentari – giunte ai due deputati democratici dalle organizzazioni “Praesidium” (“Save the children” e “Unhcr”) e dal garante dell’infanzia della Regione Calabria Marilina Intrieri, pare siano stati usati metodi coercitivi nelle procedure di identificazione e di foto segnalamento dei 124 profughi siriani, minori compresi.
«Com’è noto – continuano i deputati – in forza del regolamento “Dublino III” i migranti possono chiedere asilo nel Paese europeo di primo approdo (in questo caso l’Italia) senza possibilità di avanzare tale richiesta in Stati diversi. Per questo motivo i siriani si erano rifiutati di farsi identificare, fino a mettere in atto uno sciopero della fame nonostante fossero già fortemente provati dalla recente inumana traversata- La procedura di identificazione coatta prevista dal “Dublino III” – hanno evidenziato, ancora,  i due deputati democratici – è assolutamente lesiva dei diritti umani dei migranti, tanto che da più parti ne è stata chiesta la revisione nelle competenti sedi europee. Nel suo intervento di oggi alla Camera, il ministro dell’Interno Alfano non ha fornito alcuna rassicurazione sul superamento di queste procedure, fatte salve alcune generiche disponibilità che sarebbero emerse in sede europea».
«La circostanza, infine – fanno sapere Bruno Bossio e Chaouki – che i fatti richiamati nell’interrogazione si siano verificati al centro “Cara” di Crotone, già oggetto di inchieste giornalistiche apparse sulla stampa nazionale e le cui condizioni hanno suscitato numerose perplessità anche durante una recente visita della stessa deputata Bruno Bossio e dell’ononorevole Nico Stumpo, non fa che aggravare un quadro di preoccupante violazione di diritti umani che non può non essere oggetto – concludono – di attenzione da parte delle istituzioni democratiche italiane».

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