Tra gli arrestati nell’operazione di stamani del Ros dei carabinieri sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia c’è anche un ex consigliere del Comune di Rho (Milano), Luigi Calogero Addisi. È accusato di riciclaggio e abuso d’ufficio con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa. Avrebbe riciclato denaro per l’acquisto di un terreno nella zona di Rho per poi votare a favore in consiglio comunale della destinazione d’uso che ne avrebbe aumentato il valore.
Luigi Calogero Addisi, eletto con il Pd alle amministrative nel 2011 e anche parente della famiglia Mancuso, si era dimesso nei mesi scorsi, dopo che il suo nome era già emerso nell’inchiesta della primavera scorsa sulla presenza della ‘ndrangheta a Lecco e nella zona del lago di Como. Dalle carte di quell’indagine, infatti, era saltato fuori che il consigliere comunale di Lecco, Ernesto Palermo, finito in carcere lo scorso 2 aprile, si sarebbe offerto di mettere a “disposizione” di Mariolina Moioli, ex assessore del Comune di Milano, il «proprio bacino elettorale e quello di altri politici in collegamento con famiglie calabresi» come Antonio Oliverio, ex assessore provinciale di Milano e Luigi Calogero Addisi. Secondo l’accusa, Addisi – che è stato anche in Forza Italia e alle politiche del 2006 candidato nella lista dell’Udeur – avrebbe riciclato parte del denaro della cosca Galati per l’acquisto di un terreno a Lucernate di Rho per poi votare a favore in consiglio comunale della destinazione d’uso che ne avrebbe aumentato il valore. Su di lui l’attenzione degli investigatori del Ros si è incentrata quando, in un controllo nell’abitazione di Pantaleone Mancuso, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Limbadi (Vibo Valentia), erano stati trovati proprio Addisi e due fratelli della moglie di Addisi, nipoti di Pantaleone Mancuso, ai vertici della cosca ‘ndranghetista.
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