Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha inviato una lettera al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, sull’ipotesi di soppressione delle sedi di Catanzaro-Roccelletta di Borgia della direzione regionale Beni e attività culturali, le cui funzioni saranno trasferite al nuovo ufficio di segretariato regionale del ministero con sede a Reggio Calabria. «La nuova articolazione delle strutture periferiche del Mibac esclude totalmente la città capoluogo di Regione – scrive Abramo – prevedendo nella città di Reggio Calabria ben cinque strutture su sei (segretariato del Ministero, Soprintendenza archeologica, Polo museale, Soprintendenza archivistica e Museo archeologico nazionale) e una nella città di Cosenza (Soprintendenza belle arti e paesaggio). E «pur comprendendo e condividendo le ragioni alla base della riorganizzazione (politiche di spending review e riduzione della pianta organica), non si può non sottolineare la grave discriminazione che verrebbe ad essere consumata ai danni della città capoluogo di Regione dove, soprattutto per la sua centralità geografica, sarebbe stato più opportuno e conveniente concentrare tutte le attività del ministero. È d’obbligo ricordare che, per norma, tutte le articolazioni periferiche degli organi dello Stato hanno sede nei capoluoghi di Regione».
Il sindaco quindi chiede «prima di procedere all’approvazione del decreto ministeriale, di rivalutare l’articolazione che è stata prevista, assegnando alla città di Catanzaro – nelle sue sedi del complesso monumentale del San Giovanni e del parco Scolacium di Roccelletta di Borgia – le funzioni di coordinamento assegnate al Segretariato regionale del Mibac». E «pur essendo certo dell’accoglimento della mia istanza, annuncio fin d’ora che in caso di violazione dei diritti della città capoluogo di Regione adotterò tutte le iniziative più opportune per contrastare un provvedimento ingiusto e parziale, in tutte le sedi, comprese quelle giudiziarie, per tutelare gli interessi della nostra comunità».
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