ROMA La rottura (solo per il momento?) è stata evitata e anche chi si aspettava grossi scossoni dalla riunione “supplementare” dell’ufficio di presidenza di Forza Italia è rimasto deluso. La tensione, comunque, nel corso del confronto tra i big a Palazzo Grazioli non è mancata. In particolare tra Raffaele Fitto e Jole Santelli. Con l’europarlamentare pugliese, capo dell’opposizione interna, a contestare le scelte fatte sulle alleanze in Calabria e la coordinatrice regionale del partito a ricordare che tutto è stato fatto secondo le impostazioni date da Silvio Berlusconi. Fitto avrebbe parlato di «sconfitta immaginabile ma enorme nelle dimensioni» e figlia di errori politici. «Adesso serve un choc organizzativo nel partito», sarebbe stato l’aut aut lanciato all’ex Cavaliere. L’ex ministro avrebbe pure puntato l’indice pure contro la scelta di Santelli di chiudere a ogni ipotesi di accordo col Nuovo centrodestra.
Davanti a tale j’accuse Santelli avrebbe offerto ai presenti – compreso Silvio Berlusconi – una ricostruzione dettagliata degli ultimi mesi di vita del centrodestra calabrese. «Come facevamo a fare un accordo con chi – sarebbe stata la risposta della deputata – un giorno sì e l’altro pure trattava per trovare un patto con il Pd di Mario Oliverio?». Raccontano che la coordinatrice calabrese si sia presentata a Palazzo Grazioli con una corposa rassegna stampa sulle settimane che hanno preceduto l’ufficializzazione delle candidature e abbia letto alcuni ritagli di giornale sulle trattative tra gli uomini di Alfano e gli emissari di Renzi. Una mossa, la sua, per dare sostanza alle scelte prese in Calabria. Di cui Santelli va orgogliosa nonostante la netta sconfitta alle elezioni di domenica scorsa: «Forza Italia, come partito che ha presentato due liste, ha ottenuto un risultato migliore di quello delle Europee, superiore di 5 punti percentuali alla media nazionale: siamo passati dal 19% di maggio a sfiorare il 21% a novembre. Piuttosto da Fitto mi sarei aspettata un ringraziamento verso le numerose persone, tantissimi giovani, che hanno lavorato per la campagna elettorale». Su questa linea anche Altero Matteoli, che ha difeso la «buona» performance ottenuta da Wanda Ferro e confermato la difficoltà a stabilire una relazione politica stabile con Gentile, Bilardi e soci.
Si va avanti a strappi, insomma. Anche se Pino Galati, deputato da tempo annoverato nella schiera dei frondisti azzurri, non sembra per nulla convinto: «Trovo completamente miope non riconoscere un risultato elettorale di Forza Italia non rispondente alle attese».
Per il confronto vero bisognerà attendere la riunione del coordinamento regionale. Sarà quella la sede in cui si capirà se Santelli gode ancora della fiducia del gotha del partito calabrese. La coordinatrice regionale, per il momento, ironizza: «Io a a rischio? Ribadisco che non ho bisogno di strapuntini. Ricordo che mi sono dimessa dal governo per seguire Berlusconi e il mio partito, Forza Italia». Sarà pure vero, ma bisognerà spiegarlo a Galati che continua a pronunciare come un mantra la parola «discontinuità». In ogni caso Berlusconi si sarebbe congedato oggi dall’ufficio di presidenza, annunciando una nuova riunione dell’organismo, che si terrà quasi sicuramente la prossima settimana, per raccogliere le idee su come “rifondare” a livello nazionale Forza Italia.
Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it
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