LAMEZIA TERME Si era reso irreperibile il 28 maggio scorso, giorno in cui la Corte di Cassazione ha confermato per lui la condanna a 9 anni per associazione mafiosa rimediata in appello. Ma è durata solo sei mesi la latitanza di Antonio Montagnese, 35enne di Fabrizia catturato nei giorni scorsi in Svizzera dalla polizia cantonale. Montagnese era finito in manette nel 2007 perché coinvolto nell’operazione “Domino” coordinata dalla Dda di Catanzaro. Assieme al suocero, il 57enne Bruno Nesci, il 35enne è ritenuto al vertice della cosca Nesci-Montagnese attiva nel territorio delle Serre vibonesi. I due, in primo grado, erano stati assolti dal Tribunale di Vibo Valentia, sentenza che fu poi ribaltata – l’accusa era rappresentata dall’allora pm della Dda Giampaolo Boninsegna – dalla Corte d’Appello di Catanzaro. Con la conferma della Cassazione, quindi, era stata certificata giudiziariamente per la prima volta l’esistenza della ‘ndrina di Fabrizia. Per Montagnese sono già state avviate le procedure di estradizione in Italia.
s.pel.
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