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Vitalizio, il Riesame accoglie il ricorso di Sarra

REGGIO CALABRIA Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha accolto il ricorso dell’ex sottosegretario della Regione Alberto Sarra. Lo scorso 24 febbraio la Guardia di finanza aveva sequestrato …

Pubblicato il: 16/03/2015 – 12:16
Vitalizio, il Riesame accoglie il ricorso di Sarra

REGGIO CALABRIA Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha accolto il ricorso dell’ex sottosegretario della Regione Alberto Sarra. Lo scorso 24 febbraio la Guardia di finanza aveva sequestrato 19.800 euro al già consigliere regionale di Alleanza nazionale. Il provvedimento rientrava nell’inchiesta che vede Sarra indagato per truffa e falso per avere ottenuto un vitalizio pari a 7.490,33 al mese per inabilità, a causa di una patologia cardiaca (aneurismi dei grossi vasi del collo e del tronco complicato da dissezioni dell’aorta torico-addominale). Una malattia definita dagli inquirenti «assolutamente indipendente dall’esercizio della carica di consigliere». Nell’inchiesta risultano indagati anche Bruno Logozzo, Francesca Amodeo e Vincenzo Amodeo, i membri della commissione medica che ha accertato l’inabilità di Sarra. Secondo l’accusa, sarebbero stati «compiacenti», attestando in modo falso la correlazione tra patologia e l’attività politica dell’ex sottosegretario.
Il Riesame ha sbloccato la somma già sequestrata.

 

LE ANOMALIE
Diverse – come aveva rilevato il Corriere della Calabria – le zone d’ombra dell’inchiesta. Per la Procura, Sarra avrebbe ottenuto l’indennizzo per mezzo dell’introduzione nella pratica di un rapporto “causa-effetto” tra la sua attività politica e la malattia. Un rapporto, però, mai realmente avanzato dall’ex sottosegretario.
La legge che istituisce la “pensione di invalidità”, infatti, non fa cenno alcuno alle cause che possono determinare una patologia, si limita invece a stabilire che «hanno diritto all’assegno vitalizio, indipendentemente dall’età e dalla durata dell’effettivo mandato, i consiglieri i quali divengano totalmente e permanentemente inabili al lavoro nel corso dell’esercizio del mandato». Non importa cioè il nesso tra l’attività politica e la patologia: se un consigliere diventa inabile al lavoro mentre è in carica, ha diritto al vitalizio, indipendentemente dalle cause.
Nel verbale stilato il 13 giugno 2012, la commissione medica si limita semplicemente a ritenere «l’avvocato Alberto Sarra permanentemente inabile a proficuo lavoro», senza fare riferimento all’eziologia della malattia.

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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