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Il mig, Ustica e le leggende metropolitane

Riceviamo e pubblichiamo:   Tra le tante bufale spacciate sull’esplosione del Dc9 Itavia il 27 giugno 1980 nei cieli di Ustica, spicca per inconsistenza assoluta quella che teorizza che il Mig…

Pubblicato il: 13/04/2015 – 12:23
Il mig, Ustica e le leggende metropolitane

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Tra le tante bufale spacciate sull’esplosione del Dc9 Itavia il 27 giugno 1980 nei cieli di Ustica, spicca per inconsistenza assoluta quella che teorizza che il Mig 23 libico precipitato il 18 luglio 1980 a Castelsilano in Calabria, in realtà avesse preso parte ad una fantomatica battaglia aerea avvenuta 20 giorni prima.
Questa ipotesi è costata al dottor Zurlo, che aveva suggerito che il decesso del pilota fosse avvenuto 27 giorni prima, due condanne presso il Tribunale di Crotone, che mise in relazione il tentativo di depistaggio con la vecchia amicizia che legava lo stesso medico all’amministratore di Itavia Davanzali, ed una ancora più clamorosa sconfessione davanti alla commissione Stragi, dove dovette ammettere di essersi inventato tutto.
Quello che davvero sorprende, come ho letto nell’articolo di Roberto De Santo, e che ancora oggi si dia una qualche credibilità alle ipotesi smentite e rismentite, fondate su “leggende metropolitane” come quella che il corpo del pilota libico sarebbe stato nascosto 20 giorni nei frigoriferi dell’Aeronautica, per spiegare perché il 20 luglio sia stato ritrovato intatto.
Per quanto riguardo le sentenze della Cassazione Civile, che danno per appurata la tesi del missile categoricamente smentita dalla sentenza della Cassazione penale, si tratta purtroppo di un disastro giudiziario dell’unico Paese al mondo, l’Italia, in cui parte della magistratura civile non accetta le incontrovertibili conclusioni delle commissioni di inchiesta tecnica (che ha concluso per l’esplosione di una bomba a bordo), per affidarsi al parere di un certo avv. Francesco Batticani, giudice onorario aggiunto, che senza nessuna documentazione tecnica ha dato per motivata la teoria del missile.
La conseguenza è che i cittadini italiani, oltre ai 61 milioni di euro che sono stati giustamente stanziati per indennizzare i familiari delle vittime si troveranno ora a dover pagare altre centinaia di milioni di euro all’Itavia, agli eredi Davanzali e a quei famigliari che hanno fatto causa allo Stato sulla base della teoria del missile.

 

*senatore Ncd

 

Prendiamo atto dell’attenzione che il senatore Giovanardi dedica al nostro giornale e alle vicende legate a uno dei misteri più grandi della Repubblica. E che vede nostro malgrado protagonista la Calabria. Ma vorremmo mestamente ricordare al senatore che la ricostruzione da noi fatta si basa soprattutto sulle testimonianze dei militari che all’epoca erano intervenuti nell’area di Castelsilano dove sono stati rinvenuti i resti del Mig libico. E che la sentenza della Corte d’appello di Palermo – un organo non secondario del nostro Paese – ha stabilito che a causare la strage di Ustica sia stato l’impatto con un missile. Resta – come da copione in questa vicenda – il mistero da chi e perché sia stato lanciato quel missile. Come resta ancora da chiarire fino in fondo cosa ci facesse un Mig libico sui cieli calabresi. (r.d.s.)

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