CROTONE «Dobbiamo salvare l’Aeroporto Sant’Anna a tutti i costi. È ora che le aziende private si facciano avanti». Lo ha detto in conferenza stampa a Crotone Antonella Stasi, ex presidente facente funzioni della giunta regionale.
«Probabilmente qualcuno non ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno – ha continuato Stasi – ci sono sicuramente delle responsabilità in merito a quello che abbiamo letto nella sentenza dei giudici e quindi per l’inammissibilità della domanda».
Responsabilità che a quanto pare non provengono da Palazzo Alemnani, almeno stando alle parole dell’ex governatrice, che ha confermato l’impegno della Regione stessa essere sempre in prima linea. «La Regione ha partecipato all’assemblea del 17 marzo scorso e anche lì ha confermato un aumento di capitale per la società aeroportuale. Ho sentito più volte, dopo le mie dimissioni, i membri del cda della società Sant’Anna spa e mi è stato sempre detto che tutti i documenti erano stati consegnati al Tribunale in modo corretto e preciso».
Parole che purtroppo non trovano riscontro nella sentenza emessa dai giudici il 15 aprile scorso. «Le responsabilità del Comune di Crotone – prosegue l’ex braccio destro di Scopelliti – sono quelle che fanno più arrabbiare tutta la cittadinanza. Non vedo il giusto interesse, come in realtà è accaduto già per altre strutture, per salvaguardare lo scalo pitagorico che dovrebbe essere tutelato come patrimonio importante e indispensabile per questo territorio».
L’ex vicepresidente senza troppi giri di parole ha poi tirato in ballo l’impegno dei Comuni della provincia che avevano garantito il versamento della loro quota. In realtà, nella sentenza manca proprio l’impegno di spesa solo del Comune di Crotone. Versamento effettuato questa mattina (annunciato dalla stessa Stasi nel corso della conferenza stampa) invece dal Comune di Strongoli e che in questi giorni, si spera arrivi anche quello dei comuni di Cirò Superiore, Cirò Marina e Cutro.
Successivamente Stasi, ha spostato la sua attenzione sull’unica opzione che secondo il suo parere potrebbe essere la soluzione al problema, il Sieg (Servizi d’interesse economico generale). Unico strumento per poter salvare lo scalo. «Credo sia l’unica soluzione che darebbe la possibilità agli enti di versare direttamente nelle casse della Regione Calabria per la ricapitalizzazione della società Sant’Anna Spa».
Il futuro dell’Aeroporto, insomma, rimarrebbe ancora incerto. «Mi fido dei tecnici e non dei politici – ha concluso infine – infatti anche loro mi hanno detto che il Sieg sarebbe l’unica soluzione al momento visto e considerato che nelle casse della società ci sono solo 60mila euro. Credo sia quindi inevitabile pensare alla formazione di una nuova società. Che non sia però una società unica, come invece ho sentito dire perché sia chiaro che quest’ultima rimane solo un’idea folle».
Antonella Stasi ha concluso l’incontro chiedendo nuovamente aiuto alla cittadinanza, ma soprattutto alle aziende provinciali affinché con il loro aiuto ed il suo impegno in prima persona si possa salvare l’aeroporto Sant’Anna di Crotone.
Intanto da alcune indiscrezioni si apprende che lunedì prossimo dovrebbe svolgersi nella sede nazionale dell’Enac un vertice per comprendere i passaggi necessari a salvaguardare lo scalo. All’incontro oltre ai rappresentanti dell’Ente dovrebbe esserci il curatore fallimentare della società Sant’Anna e non è escluso che partecipi anche il governatore Oliverio.
Maria Dora De Caria
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