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Chiesti nove anni per padre Fedele in Appello

CATANZARO Non era presente in aula, come al solito, padre Fedele Bisceglia durante l’udienza in corte d’appello a Catanzaro che lo vede imputato per violenza sessuale nei confronti di una suor…

Pubblicato il: 09/06/2015 – 11:27
Chiesti nove anni per padre Fedele in Appello

CATANZARO Non era presente in aula, come al solito, padre Fedele Bisceglia durante l’udienza in corte d’appello a Catanzaro che lo vede imputato per violenza sessuale nei confronti di una suora. Il frate si trova in Africa in missione di beneficenza, ha tenuto a sottolineare il suo avvocato Eugenio Bisceglia. Padre Fedele, quindi, non ha assistito alla requisitoria nel corso della quale il sostituto procuratore generale Raffaella Sforza ha chiesto per lui una pena a nove anni e due mesi di reclusione e sei anni e due mesi per Antonio Gaudio, suo ex segretario ai tempi in cui il religioso – sospeso a divinis nel 2008 – dirigeva l’Oasi francescana.

Padre Fedele e Gaudio sono accusati di violenza sessuale nei confronti di una suora che prestò la sua opera proprio all’Oasi francescana. Fu in quel periodo, nel 2005, secondo quanto denunciato dalla suora, che sarebbe stata oggetto di più episodi di violenza e non solo da parte del frate e di Gaudio ma anche di due romeni ospiti del centro che l’avrebbero attirata fuori con una scusa portandola in aperta campagna a Donnici e abusando di lei. In seguito a questi episodi vennero aperti due diversi procedimenti giudiziari il secondo dei quali, per i due romeni, si è concluso in primo grado a maggio 2014 con l’assoluzione degli imputati a causa delle incongruenze merse dal racconto della suora. Padre Fedele e Gaudio, invece, vennero condannati in primo grado rispettivamente a nove anni e tre mesi e sei anni e tre mesi. Sentenza confermata in appello a dicembre del 2012. In seguito al ricorso dei legali in Cassazione, nell’agosto 2014 la sentenza venne annullata e il processo rinviato alla Corte d’appello. Oggi il procuratore Sforza ha ritenuto di ribadire la condanna per il frate di Cosenza, condonando di un mese la pena per sopravvenuta prescrizione di alcuni capi di imputazione. La prossima udienza è stata fissata per il 18 giugno.

 

Alessia Truzzolillo

redazione@corrierecal.it

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