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A Reggio il summit delle autorità di pubblica sicurezza

REGGIO CALABRIA «È un momento molto positivo per le attività di coordinamento delle autorità di pubblica sicurezza nella nostra regione». Così il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha…

Pubblicato il: 24/06/2015 – 9:35
A Reggio il summit delle autorità di pubblica sicurezza

REGGIO CALABRIA «È un momento molto positivo per le attività di coordinamento delle autorità di pubblica sicurezza nella nostra regione». Così il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha commentato l’aprtura dei lavori della conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza tenutasi questa mattina e a cui sono intervenuti i prefetti della Calabria, i procuratori generali delle Corti d’Appello di Catanzaro e di Reggio Calabria, i procuratori della Repubblica, titolari della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro e Reggio Calabria, il comandante della Direzione marittima della Calabria e della Basilicata Tirrenica, i questori delle province calabresi, i comandanti regionali e provinciali dei Carabinieri, della Guardia di finanza e del Corpo Forestale dello Stato, il direttore del Centro Dia di Reggio Calabria, il direttore regionale del Lavoro.
Nell’occasione sono stati valutati i risultati conseguiti ad un anno dall’avvio della direttiva del ministero dell’Interno del 23 aprile 2014, denominata “Focus ‘ndrangheta – Piano di azione nazionale e transnazionale”, in attuazione delle linee strategiche adottate in sede di Conferenza Regionale delle Autorità di pubblica sicurezza lo scorso 15 maggio 2014, in tema di misure più idonee all’azione di presidio del territorio e contrasto alla ‘ndrangheta.
Il prefetto – si legge in una nota – ha evidenziato come le strategie attuate in stretta sintonia istituzionale tra i prefetti della regione, i procuratori della Repubblica, gli uffici giudiziari e i responsabili delle forze dell’ordine hanno contribuito a rafforzare la capacità di penetrazione dello Stato in ogni quadrante del territorio calabrese, riaffermando il valore della legalità in tutti gli ambiti economico-produttivi.
In un anno, dal giugno 2014 al maggio 2015, a livello regionale, sono state 569.605 le persone controllate (di cui 338.217 nella provincia di Reggio Calabria), 6.214 i soggetti deferiti all’Autorità giudiziaria in stato di libertà (di cui 2969 nella provincia di Reggio Calabria), 1002 i soggetti arrestati in flagranza di reato (di cui 461 nella provincia di Reggio Calabria), 1706 i sequestri penali (di cui 675 nella provincia di Reggio Calabria , 2832 quelli amministrativi (di cui 1992 in questa provincia), 4759 le sanzioni amministrative elevate (di cui 2608 in questa provincia), 372.979 i veicoli controllati (di cui 211.498 in questa provincia), 66.175 le violazioni accertate al codice della strada (di cui 49.171 in questa provincia), e, infine, 123.020 i controlli domiciliari effettuati (di cui 87.074 in questa provincia) e 16.182 le perquisizioni sul posto eseguite (di cui 10.112 in provincia).
La rilevanza dei risultati conseguiti dalle forze di polizia è emersa in termini non solo di incremento dei controlli, ma anche di repressione delle condotte illecite nei predetti settori sociali, ambientali ed economici e di deterrente nell’ulteriore commissione di reati.
Una prima valutazione delle attività di prevenzione contrasto e repressione poste in essere a livello regionale ha evidenziato una ricaduta positiva sull’andamento dei reati in sensibile diminuzione per molte fattispecie, pur continuando ad essere rilevante l’indice complessivo di criminalità. Pur a fronte di un quadro ampio e diffuso di omertà, emergono alcuni segnali di reazione da parte della società civile e delle vittime dei reati e tale tendenza si registra, sia pur con un lieve incremento, nelle denunce dei reati di usura e di estorsione.
In ambito regionale si registra, infatti, nel periodo giugno 2014 – maggio 2015 rispetto al periodo giugno 2013 – maggio 2014 per le estorsioni un aumento delle denunce del 18,52% ( il 16, 48% nella provincia di Reggio Calabria) e per l’usura del 14,29% ( il 57,14% nella provincia reggina). Tale dato viene inteso come segnale di emersione dei fenomeni che hanno carattere endemico e pervasivo, indice di propensione alla denuncia favorita dalla fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine.
Di particolare rilievo sono i risultati ottenuti, in provincia, nell’ambito delle attività di cattura dei latitanti e nel nevralgico settore delle misure patrimoniali; tra questi, l’arresto di 21 latitanti nell’anno 2014, di 5 nell’anno in corso, di cui uno inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi. Significativi sono anche i dati concernenti i sequestri e le confische, il cui valore complessivo per la sola provincia di Reggio Calabria ha superato negli ultimi tre anni i 2 miliardi di euro.
Nel corso della riunione sono intervenuti il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro, Raffaele Mazzotta, il sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, Francesco Monaco, i procuratori distrettuali antimafia di Reggio Calabria e di Catanzaro, Federico Cafiero De Raho e Antonio Vincenzo Lombardo.

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