CATANZARO Tutti rinviati a giudizio gli indagati coinvolti, il 30 ottobre 2010, nella rissa al centro sociale “Riscossa” di Catanzaro. I reati, a vario titolo contestati dall’accusa, sono tentato omicidio, rissa aggravata e lesioni personali gravi. Ad affrontare il processo, che partirà il prossimo 11 dicembre, saranno Ruben Munizza, Fabio Saliceti e Stefano Mancuso, tutti di Catanzaro, Giuseppe Rossi, di Reggio Calabria, Dario De Liberto, di Messina, e Vincenzo Marino, Carmelo La Face, Salvatore Mazza, Carlo Maria Cassala, e Valerio Bagnato, esponenti dell’estrema destra, tutti di Catanzaro.
La rissa tra due diversi gruppi – estrema destra e ed estrema sinistra – sono avvenuti intorno alle 21 di sera, quando i giovani dell’estrema destra gettarono un sasso contro la finestra del centro sociale nel quale si stava tenendo una riunione per la presentazione della rivista di controinformazione “La Tempesta”. Il gesto provocò la reazione dei giovani del collettivo e nacque una rissa in seguito alla quale La Face riportò la frattura di un braccio. I fatti, però, non si chiusero con il primo scontro perché, intorno alle 23, si verificò una nuova rissa durante la quale Munizza rimase ferito da coltellate al torace e ai polmoni, episodio per il quale la Procura della Repubblica di Catanzaro chiese l’arresto dei cinque esponenti della destra catanzarese. Sarà ora il giudice a stabilire le responsabilità di ciascun indagato.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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