CATANZARO Ci sono anche gli eventi alluvionali del 2010 e del 2012 al centro dell’esposto-denuncia presentato da capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi lo scorso 25 febbraio. Il particolare della storia raccontata nei giorni scorsi dal Corriere della Calabria, filtra da un servizio della testata giornalistica regionale della Rai. Il fronte, dunque, si allarga e si chiarisce meglio l’espressione messa a verbale dal tecnico, che ha inteso portare all’attenzione della Guardia di finanza «diversi eventi alluvionali che hanno colpito diversi comuni della Regione Calabria», oltre a fatti correlati « la gestione e la messa in sicurezza a seguito dell’alluvione di Vibo Valentia del 3 luglio 2006». Tansi ritiene irregolari alcune procedure attuative completate dalla Protezione civile. Denuncia, in sostanza, la passata gestione delle emergenze. Ampliando il campo alle soluzioni ricercate e trovate anche per gli eventi del 2010 e del 2012. Nel 2010, tra l’11 e il 17 febbraio, precipitazioni di carattere eccezionale produssero danni e dissesti idrogeologici di particolare gravità nelle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. Nel 2012, invece, le precipitazioni hanno colpito pesantemente, in novembre, alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria.
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