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I FURBETTI DEL CARTELLINO | «Anche stamattina a passeggio sul lungomare» – VIDEO

COSENZA «Un plauso sentito va alla Guardia di finanza di Cosenza e alla compagnia di Rossano e in particolare al procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla». Il procuratore generale di Cat…

Pubblicato il: 21/04/2016 – 10:01
I FURBETTI DEL CARTELLINO | «Anche stamattina a passeggio sul lungomare» – VIDEO

COSENZA «Un plauso sentito va alla Guardia di finanza di Cosenza e alla compagnia di Rossano e in particolare al procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla». Il procuratore generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta ha commentato così l’operazione condotta contro gli assenteisti dell’Asp di Rossano. «Spesso ci troviamo di fronte – ha aggiunto – a diversi dipendenti che violano i loro doveri e non rendono servizio efficiente ai cittadini. Circa il 50 per cento dei dipendenti abbandonava il posto di lavoro con varie scuse ed espedienti. Tutto ciò dimostra che lo Stato c’è e riusciamo a mandare un messaggio di fiducia ai cittadini. Bisogna convincere che l’illegalità non aiuta. Da questa attività emerge comunque una carenza di controllo in ambiti lavorativi e non si deve aspettare l’intervento della magistratura». Il comandante provinciale della guardia di finanza di Cosenza, il colonnello Marco Grazioli ha spiegato l’importanza di una attività di indagine che riguarda «nello specifico la tutela della salute dei cittadini. Appena abbiamo avuto la certezza che si trattava di una prassi consolidata siamo intervenuti tempestivamente». «Questa attività nasce – precisa il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla – dalla volontà della Guardia di finanza di Rossano di avviare alcune indagini iniziate con l’inserimento di una piccola telecamera nascosta a costo zero. I dipendenti proprio per paura di essere scoperti usavano una serie di espedienti quando passavano il badge. Tra questi quello di tinteggiare la parete della stanza in cui c’era il badge per cercare di scoprire se ci fosse una telecamera nascosta oppure lo stratagemma di mettere un cartellone davanti alla macchinetta del badge. Ma non ci sono riusciti. I dipendenti non solo creavano un danno economico, ma trattandosi di servizi sanitari procuravano notevoli disagi ai cittadini. Se metà dei dipendenti erano assenti dal posto di lavoro per andare al supermercato o al bar, c’era comunque un’altra metà che lavora seriamente. Ma i dipendenti ligi al dovere non hanno mai denunciato i comportamenti anomali dei colleghi. Abbiamo determinato danno erariale e danno all’utenza. La responsabilità di controllo dei dipendenti spetta all’Asp di Cosenza». 
Per il tenente colonnello Sergio Rocco, comandante della guardia di finanza di Sibari, «si tratta di una attività importante perché tali condotte incidono sulla salute pubblica». I dettagli sono stati illustrati dal comandante della compagnia della guardia di finanza di Rossano, il capitano Francesco Coppola: «Anche questa mattina alcuni sono stati trovati fuori dall’ufficio. Alcuni andavano via per fare una passeggiata sul lungomare, altri timbravano e andavano direttamente a casa. A volte tra di loro timbravano il cartellino, coprendosi a vicenda. Tali comportamenti riguardavano diverse figure dal dirigente medico al dipendente amministrativo. Dalle indagini è emerso che le ore di non lavoro ma retribuite erano notevoli».

mi. mo.