Il successo di Calabro. Tra innovazione e tradizione
LAMEZIA TERME Qualche anno fa decisero, per scherzo, di incidere un singolo. Da lì, l’entusiasmo era tanto, girarono anche un video che lanciarono sui social. Mai avrebbero immaginato che dall’estate…

LAMEZIA TERME Qualche anno fa decisero, per scherzo, di incidere un singolo. Da lì, l’entusiasmo era tanto, girarono anche un video che lanciarono sui social. Mai avrebbero immaginato che dall’estate 2013 a oggi su Youtube avrebbe raggiunto poco meno di 500 mila visite. «Un mistero», lo definiscono Alessandro Antonicelli e Vincenzo Surace, in arte Calabro, un progetto nato sotto la stessa passione per la musica e per la propria terra
Rispettivamente di 27 e 26 anni, i due abitano a Lamezia, anche se Vincenzo è originario di Vibo. Appassionati di musica certo, ma con diverse esperienze e inclinazioni: uno ha studiato da deejay, l’altro invece è un produttore musicale.
Perché avete deciso di unirvi e creare questo progetto?
«Ci conosceva da qualche tempo e spesso ci scambiavamo consigli, visto le nostre diverse competenze. Poi ci siamo accorti che, oltre al genere musicale, c’erano anche delle sinergie di pensiero e una certa complicità. Quindi abbiamo deciso, sempre per scherzo, di creare questo progetto nel 2011».
Come e dove viene creata la vostra musica?
«Al computer, con appositi programmi che ci permettono di digitalizzare qualsiasi strumento. Siamo riusciti in questo anche con il tradizionale organetto o con la fisarmonica, che ricorrono spesso nelle nostre composizioni. Diciamo che noi abbracciamo pienamente l’evoluzione musicale e gli strumenti veri e propri, li usiamo raramente, se non per necessità. Tutto questo avviene nelle nostre case, dove abbiamo un computer, delle casse professionali e tutto quanto ci serve per poter creare delle bozze. Mentre, se il nostro arrangiamento va in porto, la registrazione avviene in uno studio professionale. Per ora noi puntiamo a creare dei singoli, perché ci occupiamo di vari generi, che vanno dal commerciale, all’elettronica al reggaeton. Questa varietà non ci permetterebbe di creare degli album. Quindi preferiamo puntare sui singoli e sulla creazione di video, soprattutto nei periodi estivi».
Welcome to Calabria è stato un successo, oltre le vostre stesse aspettative. Cosa c’è stato dietro?
«Innanzitutto un assiduo lavoro di tre mesi: ci incontravamo tutte le sere, perché di giorno ognuno aveva il proprio lavoro e i propri impegni. Poi a maggio del 2013 abbiamo girato il video in un lido nella zona di Paola, tutto in una giornata, dalle 5 del mattino fino a mezzanotte. Abbiamo postato un annuncio per cercare delle comparse. Anche qui eravamo molto scettici, perché pensavamo che nessuno si sarebbe presentato. Invece vennero in molti. E subito dopo l’uscita del video, a metà giugno, per tutta l’estate abbiamo avuto circa 90 serate, non solo in Calabria ma un po’ in tutto il Sud. Un successo che non riusciamo ancora a spiegarci, è davvero un mistero».
Dopo il successo di quell’estate, come siete stati accolti sulla scena musicale e nella vostra città?
«Welcome to Calabria è stato pubblicato senza etichette. Inizialmente abbiamo provato a contattare varie case discografiche, ma senza risposte. Dopo il successo del video abbiamo iniziato a vedere dei riscontri positivi. E l’attenzione della Green Garage, un’etichetta internazionale con sede a Torino, che ci supporterà nel prossimo video, ne è la testimonianza. Una situazione simile è avvenuta anche qui a Lamezia. Purtroppo non c’è stata l’accoglienza che ci aspettavamo. Speriamo di rifarci in futuro anche perché alcuni spezzoni del prossimo video saranno girati qui a Gizzeria».
Il nuovo brano si chiamerà “Calabria”. Cosa ci dobbiamo aspettare?
«Ci affideremo a un regista, Sebastiano Basile, anche lui di Lamezia, che si occuperà delle riprese e del montaggio. Il nuovo video questa volta sarà itinerante, potremmo dire un coast to coast in versione calabrese, perché gireremo le scene in alcuni dei posti più caratteristici della nostra regione: l’Arcomagno, Tropea, Capo Vaticano, il parco divertimento di Alberolandia, in provincia di Catanzaro e tanto altro. Ci sarà anche un piccolo riferimento alla squadra del Crotone e alla loro impresa di essere arrivati in serie A. L’idea è quella di partire da semplici cartoline che ci trasporteranno poi nei luoghi reali. Il messaggio che vogliamo far arrivare è quello di una Calabria che sia un punto di partenza. Abbiamo scelto luoghi che rappresentano il mare, il sole e il divertimento, e dire che qui in Calabria si può stare bene. Il video dovrebbe uscire a metà giugno. E teniamo anche sottolineare come, oltre al supporto della Green Garage, il progetto sarà totalmente autofinanziato».
Adelia Pantano
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